TURCHIA: ERDOGAN, L’AMBIZIONE CHE UCCIDE (Fulvio Scaglione)

4-3La strage di Capodanno nella discoteca di Istanbul, arrivata pochi giorni dopo l’assassinio dell’ambasciatore russo ad Ankara, dimostra, con la brutale efficacia del sangue, che certe partite è assai più facile aprirle che chiuderle. E Recep Erdogan, giunto all’apice della parabola politica, leader di una Turchia che peraltro aveva tratto enormi benefici di suoi primi dieci anni di governo, di partite ne aveva aperte molte.

Oltre che nell’eterno braccio di ferro con i curdi, si era impegnato in uno scontro con Israele, nel testa e testa con l’Arabia Saudita per il predominio nel Medio Oriente sunnita, nella liquidazione dell’ex amico siriano Bashar al-Assad. Decisione, quest’ultima, a sua volta gravida di conseguenze: l’impegno militare, l’urto con la Russia (fino a quel momento partner privilegiato e fruttuoso per gli scambi economici), la scomoda alleanza di fatto con i jihadisti, da Erdogan coccolati e riforniti. Per non parlare, infine, del fronte interno, di quella Turchia di cui Erdogan non voleva più esser solo la guida ma il padrone, forse il sovrano.
L’articolo sulla Turchia continua all’ ALLEGATO

SCEGLIERE A OGNI ALBA DI RESTARE (Chiara Pellegrino)

4-2Padre Jihad Youssef del monastero di Mar Moussa in Siria, dal quale fu rapito il gesuita padre Paolo Dall’Oglio, racconta alla rivista Oasis che cosa è cambiato in questi tre anni di guerra. Non mancano però segni di speranza.

“Ormai non ci sono più visitatori, noi monaci dormiamo in città e andiamo a trovare gli sfollati nelle città vicine di Nebek e Homs. Nel dicembre 2013 i militanti di Jabhat al-Nusra hanno assediato per 25 giorni la città di Nebek, a pochi chilometri da Mar Musa. Ci siamo sentiti soffocare, per tutto il periodo in cui la città era bombardata siamo stati chiusi nel monastero. Poco prima di Natale la battaglia è finita, noi allora siamo scesi in città e abbiamo scoperto che il quartiere cristiano era praticamente distrutto. Con l’aiuto di tre organizzazioni cattoliche europee abbiamo lavorato a un progetto di restauro e ricostruzione e in pochi mesi abbiamo restaurato 63 case di cristiani e cinque case di famiglie musulmane povere.
La testimonianza di P. Jihad continua nell’  ALLEGATO

I BIMBI DEL CONGO RACCOLGONO 238 EURO PER I COETANEI ITALIANI

4-1I soldi arrivano da Kingoué, un distretto di trenta villaggi e quindicimila abitanti nella Repubblica del Congo con la speranza di dare il proprio contributo per aiutare le persone colpite dal terremoto.

Il bonifico è arrivato a metà dicembre. La cifra, 238 euro, era stata inviata da Kingoué, un distretto di trenta villaggi e quindicimila abitanti nella Repubblica del Congo, ai margini della foresta pluviale dove non c’è luce né acqua corrente. Nove abitanti su dieci non hanno stipendio, vivono coltivando manioca, mais, ananas, oppure allevando mucche, maiali, pecore, capre.

L’articolo prosegue nell’ ALLEGATO

PRIMO PREMIO DI STUDIO “MALALA YOUSAFZAI” (La Siembra)

  MALALALa Siembra, Cooperativa Sociale per il Commercio equo, istituisce un Premio di Studio rivolto agli studenti delle Scuole secondarie di Primo Grado e del triennio degli Istituti  Secondari di Secondo Grado di Crema e del Cremasco, per valorizzare la figura e la testimonianza di Malala Yousafzai. Il premio è destinato ad elaborati che trattino in modo  efficace e originale, partendo dalla realtà giovanile quale quella di Malala, e dei ragazzi del mondo in generale, i seguenti temi:

  • la pace e il dialogo interculturale tra i popoli,
  • il ruolo del commercio equo e solidale nel contribuire alla realizzazione di una maggiore giustizia sociale,
  • la salvaguardia dell’ambiente.                            I dettagli del Bando di concorso nell’ALLEGATO

22/01/2017. ANGELUS: IL SIGNORE SI RIVELA NELLA QUOTIDIANITÀ DELLA VITA

angelusL’odierna pagina evangelica (cf Mt 4,12-23) narra l’inizio della predicazione di Gesù in Galilea. Egli lascia Nazareth, un villaggio sui monti, e si stabilisce a Cafarnao, un centro importante sulla riva del lago, abitato in massima parte da pagani, punto di incrocio tra il Mediterraneo e l’entroterra mesopotamico.

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Questa scelta indica che i destinatari della sua predicazione non sono soltanto i suoi connazionali, ma quanti approdano nella cosmopolita «Galilea delle genti» (v. 15; cfr Is 8,23): così si chiamava. Vista dalla capitale Gerusalemme, quella terra è geograficamente periferica e religiosamente impura perché era piena di pagani, per la mescolanza con quanti non appartenevano a Israele. Dalla Galilea non si attendevano certo grandi cose per la storia della salvezza. Invece proprio da lì si diffonde quella “luce” sulla quale abbiamo meditato nelle scorse domeniche: la luce di Cristo. Si diffonde proprio dalla periferia.                                       L’Angelus continua nell’ALLEGATO

MAI SENZA LA PARTECIPAZIONE DI CHI SOFFRE (Giovanni Gazzoli)

3-6In occasione della 64a Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra riportiamo questo interessante articolo dove si evidenzia come la conoscenza scientifica e la lotta contro la discriminazione sono un percorso unico per vincere la lebbra.  Le persone colpite dalla lebbra devono  infatti essere viste come gli attori  principali.

  Il 19° Congresso Mondiale della Lebbra,  organizzato dall’International Leprosy  Association (ILA) a Pechino dal 18 al 21 settembre 2016, è stato concepito per fornire una panoramica completa e innovativa degli ultimi sviluppi della ricerca riguardanti la malattia. Come sempre, alla consueta struttura congressuale fatta di presentazioni, poster e workshop, si è affiancata la possibilità di scambiare esperienze e opinioni, di rafforzare partnership e collaborazioni, di organizzare momenti di incontro per la valutazione e la pianificazione di   progetti e iniziative future. L’articolo di Gazzoli continua nell’ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…

❶ La Giornata Mondiale dei malati di lebbra a Sergnano
Presso l’atrio delle Scuole elementari è stata allestita nei giorni 27 e 28 gennaio la consueta Mostra-Mercato che da 38 anni il locale Gruppo Missionario degli “Amici dei Lebbrosi”, mette in cantiere. Come sempre l’iniziativa ha il duplice scopo di informare sul problema della lebbra e di  raccogliere fondi a favore dell’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO). La mostra rimarrà aperta dalle ore 9 alle 19 di domenica 28. Sempre domenica la Messa delle ore 10 sarà celebrata da P. Renato RIBONI Missionario in Colombia.

Anniversario martirio di Padre Cremonesi
Martedì 7 febbraio ricorre il 64° anniversario della morte di Padre Alfredo CREMONESI. Per l’occasione sarà celebrata in Cattedrale una Messa con la partecipazione di P. Giovanni MUSI, missionario del P.I.M.E. e postulatore della causa di beatificazione. Una cerimonia forse meno sfarzosa della consueta Veglia, ma non meno ricca di contenuti.

Corso “Dare senso al Viaggio”
Domenica 12 febbraio (alle ore 14,30 c/o il Centro Giovanile S.Luigi di via Bottesini 4 a Crema) partirà una nuova edizione del Corso di preparazione per coloro che vogliano fare brevi esperienze missionarie. Le altre date del Corso sono:
domenica     5 marzo       ore   9:30 – 17:30    =       Riflessione sul viaggio
sabato         18 marzo      ore 15:30 – 18:30    =       Cultura e culture
sabato           1 aprile       ore 15:30 – 18:30     =       Spiritualità
domenica      7 maggio   ore   9:30 – 17:30     =       Conoscere il mondo
sabato         20 maggio   ore 15:30 – 18:30     =       Verifica del Corso
Partecipate e fate partecipare!

Incontri di Animazione Missionaria
Riprenderanno tra poco, probabilmente alla metà di febbraio gli Incontri di ANIMAZIONE MISSIONARIA per Gruppi Missionari e per tutti coloro che simpatizzano per le Missioni. Toccherà a Monica SEVERGNINI, cremasca della  Comunità Papa Giovanni XXIII, da molti anni impegnata in una Casa Famiglia vicino ad Assisi, raccontarci la sua esperienza missionaria. A presto nuove informazioni.

AL VIA PER L’UNDICESIMA VOLTA LA SCUOLA DI PACE

Giovedì 19 gennaio, alle ore 11, in sala Pietro da Cemmo, ha preso avvio l’XIa  edizione de La Scuola di Pace. Il LAVORO è l’argomento di quest’anno.

3-4La Scuola di Pace 2017 si pone come obiettivo quello di far riflettere gli studenti  sul tema del LAVORO (dopo aver negli scorsi anni focalizzato l’attenzione sul processo migratorio, sul senso di fare comunità, sul concetto di giustizia e di multiculturalità), inteso come ambito di realizzazione personale nel quale coltivare “relazioni giuste” con i colleghi, verso ciò che si fa, ma anche nei confronti di se stessi. Pace dunque declinata come personale assunzione di responsabilità nel campo lavorativo.   L’articolo sulla Scuola di Pace continua all’ALLEGATO

ALGERIA: TESTIMONI DELL’AMORE DI CRISTO TRA I MUSULMANI (Radio Vaticana)

3-3Papa Francesco lo ha nominato nuovo arcivescovo di Algeri alla vigilia di Natale: si tratta di mons. Paul DESFARGES, finora vescovo della diocesi algerina di Costantina. 72 anni, gesuita francese, è in Algeria da 40 anni: è stato insegnante di psicologia in lingua araba presso l’Università locale e superiore della comunità dei Gesuiti nella capitale, prima di essere nominato vescovo da Benedetto XVI nel 2008. Ai microfoni di Radio Vaticana mons. Desfarges racconta la vita della minoranza cristiana accanto alla maggioranza musulmana, spiegando come abbia accolto questo nuovo importante incarico.

E’ una sfida e al tempo stesso è una grazia. Nella quotidianità noi viviamo buone relazioni e ci meravigliamo ogni giorno di queste buone relazioni, che sono relazioni di vicinanza, di collaborazione, a volte perfino di amicizia, che arrivano molto lontano nella condivisione che possiamo vivere tutti i giorni.  La testimonianza di mons. Desfarges continua nell’’ ALLEGATO