
SARÀ UN TRAMEZZINO CHE LI SEPPELLLIRA (Paolo Loscalzo)

Il Vangelo di questa domenica (cfr Mc 9,38-43.45.47-48) ci presenta uno di quei particolari molto istruttivi della vita di Gesù con i suoi discepoli. Questi avevano visto che un uomo, il quale non faceva parte del gruppo dei seguaci di Gesù, scacciava i demoni nel nome di Gesù, e perciò volevano proibirglielo.
Giovanni, con l’entusiasmo zelante tipico dei giovani, riferisce la cosa al Maestro cercando il suo appoggio; ma Gesù, al contrario, risponde: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi» (vv. 39-40).
Giovanni e gli altri discepoli manifestano un atteggiamento di chiusura davanti a un avvenimento che non rientra nei loro schemi, in questo caso l’azione, pur buona, di una persona “esterna” alla cerchia dei seguaci. Continua nell’ ALLEGATO
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Ci scrive p. Vito GIROTTO per dirci che il vescovo della diocesi di Niamey ha chiesto ai cristiani che durante tutte le messe si preghi per la liberazione di p. Gigi, con queste parole:
“Dio nostro Padre, tu ci hai chiamato alla libertà, e tuo Figlio Gesù si è sottomesso alla nostra condizione umana sofferente per togliere il peccato del mondo, accorda al tuo servo Pier Luigi, prigioniero nelle mani dei suoi rapitori, di ritrovare quella piena libertà che tu hai voluto donare a tutti i tuoi figli. E dài a questo nostro tempo la grazia della tua pace, per Gesù Cristo nostro Signore. Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, soccorrici. San Michele Arcangelo, difendici.”
Altre iniziative dei cristiani del Niger che ci segnala p. Vito:
Ricordiamo che i musulmani del Niger si sono uniti ai cristiani nella preghiera per la liberazione di p. Gigi, e hanno lanciato un appello affinché i suoi rapitori, seguendo il vero insegnamento dell’Islam, cessino ogni violenza e rispettino i diritti di ogni persona. Il manifesto del Comitato Interreligioso del Niger, che chiede la liberazione immediata e senza condizioni di p. Gigi, è affisso in varie parti della città e in vari edifici pubblici e privati, per invitare tutti a unirsi a questa campagna di preghiera e di pressione sui rapitori.
P. Vito, missionario SMA originario della diocesi di Padova, è il Parroco di Makalondi, che dista pochi km da Bomoanga. Come tutti gli altri preti e suore di quella zona, è trattenuto a Niamey, la capitale, per ragioni di sicurezza. Ma attraverso i suoi collaboratori e catechisti continua a seguire la sua comunità, e ad incoraggiare i suoi cristiani in questi momenti di prova. Padre Walter MACCALLI
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