MOLTE GUERRE UNA SOLA FAMIGLIA

Pubblichiamo il messaggio di Natale, “Urbi et orbi”, di papa Francesco

1. Natale-2018-messaggio-Urbi-et-orbiCari fratelli e sorelle, buon Natale!
A voi, fedeli di Roma, a voi, pellegrini, e a tutti voi che siete collegati da ogni parte del mondo, rinnovo il gioioso annuncio di Betlemme: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli/e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14).
Come i pastori, accorsi per primi alla grotta, restiamo stupiti davanti al segno che Dio ci ha dato: «Un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,12). In silenzio, ci inginocchiamo, e adoriamo.
E che cosa ci dice quel Bambino, nato per noi dalla Vergine Maria? Qual è il messaggio universale del Natale? Ci dice che Dio è Padre buono e noi siamo tutti fratelli.
Questa verità sta alla base della visione cristiana dell’umanità. Senza la fraternità che Gesù Cristo ci ha donato, i nostri sforzi per un mondo più giusto hanno il fiato corto, e anche i migliori progetti rischiano di diventare strutture senz’anima.
Per questo il mio augurio di buon Natale è un augurio di fraternità.
Fraternità tra persone di ogni nazione e cultura.
Fraternità tra persone di idee diverse, ma capaci di rispettarsi e di ascoltare l’altro.
Fraternità tra persone di diverse religioni.       Continua nell’ ALLEGATO

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LE LUCI DI NIAMEY (P. Mauro Armanino)

Una finestra sul Niger  –   Una riflessione di Natale

2. NIAMEYQuelle che funzionano di più sono quelle delle farmacie. Lampeggiano a regolare intermittenza e rispettano i turni di chiusura festiva. Quelle dei semafori sono del tutto inaffidabili, soprattutto dopo aver costruito varie rotonde. Si sono sentiti sorpassati dal girare monotono delle macchine e delle moto. Solo al passaggio dei dromedari e degli asini si sentono sollevati e si distraggono un po’. I vigili hanno imparato la lezione e, di notte, usano torce elettriche per dirimere il traffico nelle quattro direzioni degli incroci più importanti della città di Niamey. Le luci lungo le strade, malgrado gli sforzi della municipalità sono irregolari e financo clandestine. Per lunghi tratti ci si abitua al loro tenuo e rassicurante chiarore e poi, di colpo, spariscono lasciando gli occhi orfani di luce. L’idea di innestare i lampioni delle strade principali coi pannelli solari è a dir poco luminosa. Un investimento che non tiene conto della manutenzione, della polvere di sabbia che tutto coordina e sistema a dovere.       Continua nell’ ALLEGATO

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EL NACIMIENTO DEL SEÑOR ES EL NACIMIENTO DE LA PAZ

3. Navidad_2018Uruguay

Il  Vescovo della Diocesi di San José, Mons. Arturo Fajardo condivide con tutte le comunità di San José y Flores il suo messaggio di Natale, intitolato quest’anno “La Nascita del Signore è la nascita della Pace”.

Celebriamo un nuovo Natale. In un mondo violento, dove se perde il valore della vita, in una società frammentata nella quale si perde la vicinanza e la prossimità, nasce l’“Emanuel” Dio con noi, nasce colui che è la Pace.
Dio si fa bambini “un bambino fragile, che ci fa forti”, “un bambino schiavo che ci rende liberi”, “un bambino povero che ci fa ricchi”.
È Natale, siamo invitati a non perdere la capacità di stupirci, di commuoverci, di sorprenderci per quello che succede.
La Parola se fece carne e venne ad abitare nel nostro mondo, il Signore vuole farci partecipi della sua vita. Viene a portarci Vita e vita in abbondanza.
Natale è un mistero di Amore, che ci insegna che Dio è amore. Che nell’amore a Dio e al prossimo si riassume la legge e i profeti.
Natale ci insegna che solo nel dono della nostra vita per amore, sta il vero senso della vita e della felicità.
In mezzo a tante realtà dove sembra che vinca l’oscurità, l’egoismo, la violenza… viviamo e comunichiamo la Luce che ci è apparsa in Betlemme.
Con una preghiera per i malati, per coloro che sono soli, per coloro che hanno perso una persona cara, ricevete anche la mia benedizione.
+Arturo FAJARDO   Vescovo di San José de Mayo  – URUGUAY

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QUALCHE NOTIZIA DI PRIMA MANO (P. Gianni Zanchi)

4. Elezioni in BangladshAsia/Bangladesh
Approfittiamo di questa lettera di Padre Zanchi per avere qualche notizia sulla situazione del Bangladesh, interessato, proprio in questi giorni, dalle elezioni politiche.

In questo tempo di Avvento siamo stati impegnati nella visita ai villaggi per dare l’opportunità ai nostri cristiani di confessarsi e partecipare all’Eucaristia come preparazione al S. Natale.
IL 30 dicembre ci saranno le elezioni parlamentari, dapprima programmate per il giorno 23 col rischio di non potere celebrare la solennità del S. Natale. E’ in corso la campagna elettorale: 1800 candidati di diversi partiti per 300 posti in Parlamento!
Ogni partito la lanciato il suo manifesto/programma con tante promesse di progetti di sviluppo e di compimento delle attese/bisogni della gente. Ieri alcuni uomini intervistati alla televisione dicevano tutti la stessa cosa: adesso i candidati cercano di incontrare la gente, distribuendo volantini, con tanti abbracci e promesse, ma una volta eletti dimenticano e la gente e le promesse fatte.
Il partito al governo e il partito all’opposizione sono in aperta lotta con accuse reciproche di imbrogli, corruzione… L’atmosfera elettorale è caldissima, con già scontri tra i sostenitori di alcuni candidati.      Continua nell’ ALLEGATO

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IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA…  (Redazione)

A –  Le nostre Missionarie ci scrivono
La festa del Natale, come dicevamo la settimana scorsa,  è sempre una bellissima occasione di incontro con i nostri Missionari. Continuiamo a pubblicare i loro scritti che contengono i loro Auguri in occasione di queste Feste e soprattutto il loro Affetto per tutti noi, che seguiamo con interesse la loro avventura umana e spirituale. Questa volta il contributo è tutto al femminile. Ma non l’abbiamo fatto apposta…
Eccone quattro (ma non sono le ultime):

La festa del Natale, come dicevamo la settimana scorsa,  è sempre una bellissima occasione di incontro con i nostri Missionari. Continuiamo a pubblicare i loro scritti che contengono i loro Auguri in occasione di queste Feste e soprattutto il loro Affetto per tutti noi, che seguiamo con interesse la loro avventura umana e spirituale. Questa volta il contributo è tutto al femminile. Ma non l’abbiamo fatto apposta…
Eccone quattro (ma non sono le ultime):

  • Suore dell’IMMACOLATA (PIME) (CAMEROUN)
  • Madre Pasqualina GENNARI (INDIA)
  • Suor Anna RIZZARDI (BENIN)
  • Suor Zina DEGLI AGOSTI (KENYA)

(le lettere sono pubblicate su questo sito, nella sezione Dalle Missioni/lettere dalle Missioni):

A chi ci ha scritto con la penna o con il computer dobbiamo aggiungere le Missionarie e i Missionari che ci hanno telefonato i loro Auguri e anche loro non vanno dimenticati:

  • Suor Laura OLEOTTI (ITALIA)
  • Suor Teresa FUSARI (ITALIA)
  • Suor Elisabetta RIBONI (ITALIA)
  • Suor Giannina MUSSI (ITALIA)
  • Madre Amelia MARCHESINI (BRASILE)
  • Suor Rosali PALOSCHI (BRASILE)
  • Padre Francesco VALDAMERI (ZAMBIA)

B –  Il prossimo incontro di Animazione Missionaria
Ricordiamo che il prossimo Incontro di Animazione Missionaria si svolgerà domenica 27 gennaio a Crema, nella Casa del Vescovo (Episcopio) alle ore 15.  Oltre al mons. Gianotti, padrone di casa e guida, lo svolgimento dell’incontro avrà come protagonisti solo GIOVANI.
Ulteriori informazioni vi saranno date nel prossimo numero della Comunicazione. Per il momento vi prego di annotarvi con cura la data e, mi raccomando, non prendete altri impegni!!!

C –  Avvento di Fraternità 2018: i progetti di solidarietà
Centro Missionario: FARE COMUNITÀ – Costruzione della Sala riunioni per la Comunità di Melão in Maranhão Brasile. Destinatario Padre Innocenzo PACCHIONI, cappuccino originario della Parrocchia dei Sabbioni – Crema.
Caritas Crema: FONDO CASA – creazione di un fondo casa per sostenere la mediazione abitativa volta a mantenere l’attuale alloggio o a reperirne uno nuovo. Il fondo sarà utilizzato come cofinanziamento al progetto “Alimentiamo la Speranza – ripartire dai poveri per costruire comunità”, finanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Doniamo Energia”.

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L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…

A –  ISTAT: nel 2017 115mila italiani emigrati all’estero
Si parla molto di immigrazione, ma anche la nostra emigrazione non scherza! Basta guardarci intorno o parlare con amici per scoprire che tanti giovani connazionali, spesso laureati con successo, sono andati all’estero in cerca di lavoro. Si tratta comunque di un fenomeno preoccupante…
Nel 2017, le cancellazioni anagrafiche per l’estero sono pari a 155mila, in calo rispetto al 2016 (-1,2%). Di queste, poco meno di quattro su cinque riguardano emigrati italiani (115 mila, stabili). Lo comunica oggi l’Istat nel report “Mobilità interna e migrazioni internazionali della popolazione residente” relativo all’anno 2017.
Regno Unito (18%), Germania (16,1%), Francia (10,8%) e Svizzera (9,1%) si confermano le principali mete di destinazione per gli emigrati di cittadinanza italiana.
Stando ai dati diffusi, sono in aumento i laureati italiani che si trasferiscono all’estero, nel 2017 quasi 28mila (+4% sul 2016). Negli ultimi cinque anni, i deflussi netti di persone di 25 anni e più dovuti agli espatri sono pari a oltre 244 mila, di cui il 64% con titolo di studio medio-alto.
In forte aumento tra 2013 e 2017, rileva l’Istat, il numero di emigrati diplomati (+32,9%) e laureati (41,8%). I saldi migratori cumulati nel quinquennio, calcolati per gli emigrati ultra 24enni, evidenziano una perdita netta di popolazione italiana di quella fascia di età di circa 244mila unità, di cui il 64% (156mila) possiede un titolo di studio medio-alto.      MIGRANTES ON LINE – 13.12.2018

                                                                                         B –  l’immigrazione è un fenomeno che colpisce duramente l’Africa
L’immigrazione è un feno6b. -L'immigrazione colpisce l'Africameno che colpisce duramente anche l’Africa. Il continente non è solo un territorio di passaggio dei migranti verso l’Europa e il Nord America, ma è esso stesso terra di migrazione. A confermarlo, le statistiche dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni. In ogni caso migrare è sempre un problema sia per chi si muove, ma anche per chi rimane.
Nel 2017, a livello mondiale, 258 milioni di persone hanno lasciato il proprio Paese per cercare migliori condizioni di vita altrove, ma solo il 35% ha viaggiato in direzione Sud-Nord. In Africa, 19,4 milioni di africani sono emigrati all’interno del loro continente.
“Il fenomeno della migrazione interna al continente africano è poco conosciuto – spiega Fabrizio Cavalletti del desk Africa della Caritas Italiana -. Si tratta di un fenomeno complesso all’interno del quale troviamo persone che fuggono dai loro Paesi per motivi politici, guerre, violenze, ma anche perché cercano maggiore sicurezza economica. Senza dimenticare che, ormai, assistiamo anche a un flusso di ritorno di africani che, dopo aver cercato fortuna in Europa e non essere riusciti a integrarsi, provano a rifarsi una vita nel proprio Paese o in quelli vicini”.      Continua nell’ ALLEGATO 

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