Padre Giuseppe MIZZOTTI – Perù

NON CI POTRÀ VINCERE NEPPURE LA MORTE

Carissimi amici ed amiche,

è di nuovo tempo di gridare ai quattro venti: “Gesù di Nazareth, che voi avete ucciso, è risorto!”. Però, dire che Gesù è risorto è estremamente conflittuale, terribilmente sovversivo, profondamente rivoluzionario. Equivale a dire che Dio sta dalla parte di quel reo, ingiustamente giustiziato. E’ proclamare che Gesù ha ragione, che la sua causa è la causa giusta, che le autorità si sono sbagliate, che la sua morte non è stata un atto di giustizia, ma piuttosto una vile esecuzione, una sentenza brutale. Equivale a dettare sentenza di morte per un potere che calpesta in Gesù – come sempre ha fatto – i diritti dei più deboli.

FOTO-1In un mondo con tanta capacità di morte, annunciare la resurrezione di Gesù significa proclamare che Dio non sta con chi fabbrica o benedice la morte. Dio – e non può essere diversamente – sta dalla parte dell’amore e della vita.

E la prova è che Gesù ha lasciato vuoto il sepolcro della morte dove avevano cercato di rinchiuderlo.

L’annuncio della Resurrezione si converte, allora, in grido di resistenza: “Non ci potrà vincere” neppure la morte. Solo l’amore che si offre fino all’estremo ha la forza di sopravvivere. È l’annuncio di un mondo differente, dove la ragione dell’amore mette fine alla irrazionalità della forza e della violenza, dove la vita umana ritorna a recuperare la sua sacralità e a convertirsi in una alternativa irrinunciabile: la vita è un diritto che non si negozia, la vita è unica ed ogni esistenza possiede un valore infinito.

Ancora oggi, nel 2018, continua la lotta tra l’amore e la morte. Non sono certo l’amore e la vita i valori su cui si fonda, oggi, la convivenza tra gli uomini. Continuano ad essere il denaro, il potere, e la morte, La morte volontaria di coloro che rinunciano ad amare per dar l’impressione di continuare a vivere. E la morte violenta di chi, perché altri vivano, si gioca la vita e momentaneamente la perde.

Proprio per questo, io in Perù e voi a Crema, dobbiamo continuare a proclamare la vittoria della vita, anche se ci considerano passati di moda… Proprio per questo, ringrazio con voi e per voi il Dio Amico della Vita, perché voi continuate a credere ed a creare vita nella solidarietà.

Riconoscente,   P. José MIZZOTTI