P. Gianni ZANCHI – BANGLADESH

Carissimi Amici,

a te e ai tuoi collaboratori e, tramite te, a tutti i missionari cremaschi sparsi nel mondo, porgo cordiali AUGURI di una S. Pasqua, piena di gioia e di pace. In particolare un abbraccio a d. Francesco Ruini, che accompagno sempre con la preghiera perché possa tornare presto nella sua missione.
La situazione sociopolitica del Bangladesh è sempre molto incerta. Ora il governo è molto impegnato nel contrastare e debellare gruppi di “terroristi” che hanno con sé materiale inneggiante alla guerra santa e materiale per confezionare esplosivi. Alcuni sono stati arrestati, altri si sono fatti saltare prima di arrendersi. Purtroppo il governo ha perso tempo per dire che non c’erano terroristi nel paese e questo ha permesso loro di insediarsi in case prese in affitto in diverse parti della capitale e in altri distretti lontani.
Anche se continua per noi missionari stranieri la restrizione di muoverci liberamente (infatti sono puntualmente accompagnato dalla polizia quando vado nei villaggi) ho potuto comunque in questo tempo di Quaresima celebrare l’Eucaristia con confessione pasquale in diversi villaggi. Con la collaborazione del Coadiutore, di due Suore e dei Catechisti abbiamo portato a termine regolarmente il programma quaresimale nei villaggi, con buona partecipazione della gente. Celebrerò invece il Triduo pasquale a Suihari, centro della missione.
Domenica 2 aprile mi sono unito spiritualmente alla gioia della Diocesi di Crema per l’ingresso del nuovo Vescovo, Mons. Daniele Gianotti. Dieci giorni prima della sua Consacrazione gli avevo scritto un messaggio di felicitazioni e di benvenuto, e con mia grande sorpresa ho ricevuto la sua bellissima risposta subito il giorno dopo. Qualche anno fa era stato in Bangladesh per un corso di aggiornamento/ritiro alla nostra comunità PIME, mentre io ero a Roma, e quindi sapendo di questa sua precedente visita gli ho rinnovato l’invito a tornare.
Com’è Dio?
In uno dei capolavori di Kieslowski sui Dieci Comandamenti, Decalogo I, il bambino protagonista sta giocando al computer. Improvvisamente si ferma e chiede alla zia: «Com’è Dio?». La zia lo guarda in silenzio, gli si avvicina, lo abbraccia, gli bacia i capelli e tenendolo stretto a sé sussurra: «Come ti senti, ora?». Pavel non vuole sciogliersi dall’abbraccio, alza gli occhi e risponde: «Bene, mi sento bene». E la zia: «Ecco, Pavel, Dio è così».
A tutti auguro di sperimentare in questo tempo pasquale e nel resto dell’anno la presenza e l’abbraccio del Signore.

Con stima e riconoscenza               Gianni ZANCHI – BANGLADESH