Articles Tagged with La parola del Papa

Notiziario – La Parola del Papa

BUTTARE VIA LA PROPRIA VITA È L’UNICA COSA DA TEMERE (Angelus, 25 giugno 2023)

1a. gioba-25062023-lowNel Vangelo di oggi Gesù ripete ai suoi discepoli, per ben tre volte: «Non abbiate paura» (Mt 10,26.28.31). Poco prima ha parlato loro delle persecuzioni che dovranno subire per il Vangelo, una realtà ancora attuale: la Chiesa, infatti, fin dalle origini ha conosciuto, insieme alle gioie – e ne aveva tante! –, tante persecuzioni. Sembra paradossale: l’annuncio del Regno di Dio è un messaggio di pace e di giustizia, fondato sulla carità fraterna e sul perdono, eppure riscontra opposizioni, violenze, persecuzioni. Gesù però dice di non temere: non perché nel mondo andrà tutto bene, no, ma perché per il Padre siamo preziosi e nulla di ciò che è buono andrà perduto. Ci dice quindi di non farci bloccare dalla paura, ma di temere piuttosto un’altra cosa, una sola. Qual è la cosa che Gesù ci dice che dobbiamo temere?        Continua nell’ ALLEGATO

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IL CUORE DELL’ANNUNCIO EVANGELICO È “IL SERVIZIO” (Angelus, 18 giugno 2023)

1a PapaDesidero esprimere la mia gratitudine a quanti, nei giorni del mio ricovero al Policlinico Gemelli, mi hanno manifestato affetto, premura e amicizia, e mi hanno assicurato il sostegno della preghiera. Questa vicinanza umana e spirituale è stata per me di grande aiuto e conforto. Grazie a tutti, grazie a voi, grazie di cuore!

Oggi, nel Vangelo, Gesù chiama per nome – chiama per nome – e invia i dodici Apostoli. Mandandoli, chiede loro di annunciare una cosa sola: «Predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino» (Mt 10,7). È lo stesso annuncio con cui Gesù ha iniziato la sua predicazione: il regno di Dio, cioè la sua signoria d’amore, si è fatto vicino, viene in mezzo a noi. E questa non è una notizia tra le altre, ma la realtà fondamentale della vita: la vicinanza di Dio, la vicinanza di Gesù.

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LO SPIRITO SANTO PORTA GIOIA ED ARMONIA NEI NOSTRI CUORI! (Regina Coeli, 29-05-2023)

1a. Regina Coeli

Oggi, Solennità di Pentecoste, il Vangelo ci porta nel cenacolo, dove gli apostoli si erano rifugiati dopo la morte di Gesù (Gv 20,19-23). Il Risorto, la sera di Pasqua, si presenta proprio in quella situazione di paura e di angoscia e, soffiando su di loro, dice: «Ricevete lo Spirito Santo» (v. 22). Così, con il dono dello Spirito, Gesù desidera liberare i discepoli dalla paura, questa paura che li tiene rinchiusi in casa, e li libera perché siano capaci di uscire e diventino testimoni e annunciatori del Vangelo. Soffermiamoci un po’ su questo che fa lo Spirito: libera dalla paura.        Continua nell’ ALLEGATO

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NOI DOVE CERCHIAMO IL RISORTO? (Regina Coeli, 16-04-2023)

1a. gioba-Regina CoeliOggi, Domenica della Divina Misericordia, il Vangelo ci racconta due apparizioni di Gesù risorto ai discepoli e in particolare a Tommaso, l’“Apostolo incredulo” (cfr Gv 20,24-29).
Tommaso, in realtà, non è l’unico che fa fatica a credere, anzi rappresenta un po’ tutti noi. Infatti non è sempre facile credere, specialmente quando, come nel suo caso, si ha patito una grande delusione. Dopo una grande delusione è difficile credere. Ha seguito Gesù per anni, correndo rischi e sopportando disagi, ma il Maestro è stato messo in croce come un delinquente e nessuno lo ha liberato, nessuno ha fatto niente! È morto e tutti hanno paura. Come fidarsi ancora? Come fidarsi della notizia che dice che è vivo? Il dubbio era dentro di lui.
Tommaso, però, dimostra di avere del coraggio: mentre gli altri sono chiusi nel cenacolo per la paura, lui esce, col rischio che qualcuno possa riconoscerlo, denunciarlo e arrestarlo. Potremmo perfino pensare che, col suo coraggio, meriterebbe più degli altri di incontrare il Signore risorto.         Continua nell’ ALLEGATO

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LA PASQUA SIA PER TUTTI IL PASSAGGIO DALLA TRIBOLAZIONE ALLA CONSOLAZIONE

1a. Urbi et orbiMessaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco per la Pasqua 2023

Oggi proclamiamo che Lui, il Signore della nostra vita, è «la risurrezione e la vita» del mondo (cfr Gv 11,25). È Pasqua, che significa “passaggio”, perché in Gesù si è compiuto il passaggio decisivo dell’umanità: quello dalla morte alla vita, dal peccato alla grazia, dalla paura alla fiducia, dalla desolazione alla comunione. In Lui, Signore del tempo e della storia, vorrei dire a tutti, con la gioia nel cuore: buona Pasqua!
Sia per ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle, in particolare per gli ammalati e per i poveri, per gli anziani e per chi sta attraversando momenti di prova e di fatica, un passaggio dalla tribolazione alla consolazione. Non siamo soli: Gesù, il Vivente, è con noi per sempre. Gioiscano la Chiesa e il mondo, perché oggi le nostre speranze non si infrangono più contro il muro della morte, ma il Signore ci ha aperto un ponte verso la vita.         Continua nell’ ALLEGATO

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LA VOCE MISSIONARIA DI P. ALFREDO È AFFIDATA A TUTTI NOI, A TUTTI VOI…

2a. Papa_CremaDi seguito l’affettuoso messaggio che il Papa ha rivolto ai pellegrini cremaschi convenuti numerosissimi sabato 15 aprile.

Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!

Ringrazio il Vescovo, Monsignor Daniele Gianotti, per le parole che mi ha rivolto. Saluto Mons. Rosolino Bianchetti, Vescovo del Quiché, in Guatemala; il Superiore Generale del Pontificio Istituto per le Missioni Estere; i seminaristi della Diocesi di Taungngu, in Myanmar; i sacerdoti e i missionari presenti; come pure il Presidente della Provincia di Cremona e i Sindaci convenuti. E saluto di cuore tutti voi, che siete venuti così numerosi. Grazie, grazie della vostra visita!        Continua nell’ ALLEGATO

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IL SIGNORE CI SALVA COSÌ, DAL DI DENTRO DEI NOSTRI “PERCHÉ?” (Omelia, 2 aprile 2023)

1a. Omelia papa PalmaOmelia di papa Francesco in occasione della Celebrazione della domenica delle palme e della passione del Signore

«Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46). È l’invocazione che la Liturgia oggi ci ha fatto ripetere nel Salmo responsoriale (cfr Sal 22,2) ed è l’unica pronunciata sulla croce da Gesù nel Vangelo che abbiamo ascoltato. Sono dunque le parole che ci portano al cuore della passione di Cristo, al culmine delle sofferenze che ha patito per salvarci. “Perché mi hai abbandonato?”.
Le sofferenze di Gesù sono state tante, e ogni volta che ascoltiamo il racconto della passione ci entrano dentro. Sono state sofferenze del corpo: pensiamo agli schiaffi, alle percosse, alla flagellazione, alla corona di spine, alla tortura della croce. Sono state sofferenze dell’anima: il tradimento di Giuda, i rinnegamenti di Pietro, le condanne religiose e civili, lo scherno delle guardie, gli insulti sotto la croce, il rifiuto di tanti, il fallimento di tutto, l’abbandono dei discepoli.        Continua nell’ ALLEGATO

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COME ACCOGLIAMO LE PERSONE CHE HANNO TANTE LIMITAZIONI NELLA VITA? (Angelus, 19.03.23)

1a. Angelus cieco-amicizia-Gesu-smallOggi il Vangelo ci mostra Gesù che ridona la vista a un uomo cieco dalla nascita (cfr Gv 9,1-41). Ma questo prodigio è accolto in malo modo da varie persone e gruppi. Vediamo nei particolari.

Ma prima vorrei dirvi: oggi, prendete il Vangelo di Giovanni e leggete voi questo miracolo di Gesù, è bellissimo il modo in cui Giovanni lo racconta. Capitolo 9, in due minuti si legge. Fa vedere come procede Gesù e come procede il cuore umano: il cuore umano buono, il cuore umano tiepido, il cuore umano timoroso, il cuore umano coraggioso. Capitolo 9 del Vangelo di Giovanni. Fatelo oggi, vi aiuterà tanto. E in che modo le persone accolgono questo segno?        Continua nell’ ALLEGATO

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TOGLIERE LA PIETRA DAI SEPOLCRI DEI NOSTRI PROBLEMI E TORNARE A VIVERE (Angelus, 26-03-2023)

2a. AngelusOggi, quinta domenica di Quaresima, il Vangelo ci presenta la risurrezione di Lazzaro (cfr Gv 11,1-45). È l’ultimo dei miracoli di Gesù narrati prima della Pasqua: la risurrezione del suo amico Lazzaro. Lazzaro è un caro amico di Gesù, il quale sa che sta per morire; si mette in cammino, ma arriva a casa sua quattro giorni dopo la sepoltura, quando ogni speranza è ormai perduta. La sua presenza però riaccende un po’ di fiducia nel cuore delle sorelle Marta e Maria (cfr vv. 22.27). Esse, pur nel dolore, si aggrappano a questa luce, a questa piccola speranza. E Gesù le invita ad avere fede e chiede di aprire il sepolcro. Poi prega il Padre e grida a Lazzaro: «Vieni fuori!» (v. 43). E questi torna a vivere ed esce. Questo è il miracolo, così, semplice.        Continua nell’ ALLEGATO

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CON IL DIAVOLO NON SI PARLA (Angelus, 26-02-2023)

1a. gioba-26022023-minIl Vangelo di questa prima Domenica di Quaresima ci presenta Gesù nel deserto tentato dal diavolo (cfr Mt  4,1-11). Diavolo significa “divisore”. Il diavolo vuol sempre creare divisione, ed è ciò che si propone anche tentando Gesù. Vediamo allora da chi lo vuole dividere e in che modo lo tenta.

Da chi il diavolo vuole dividere Gesù? Dopo aver ricevuto il Battesimo da Giovanni nel Giordano, Gesù era stato chiamato dal Padre «il Figlio mio, l’amato» (Mt 3,17) e lo Spirito Santo era sceso su di Lui in forma di colomba (cfr v. 16). Il Vangelo ci presenta così le tre Persone divine unite nell’amore. Poi Gesù stesso dirà di essere venuto nel mondo per rendere anche noi partecipi dell’unità che c’è tra Lui e il Padre (cfr Gv 17,11). Il diavolo, invece, fa il contrario: entra in scena per dividere Gesù dal Padre e distoglierlo dalla sua missione di unità per noi. Divide sempre.        Continua nell’ ALLEGATO

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