Articles Tagged with La parola del Papa

Notiziario – La Parola del Papa

NON SI UCCIDA PIÙ NELLE GUERRE (Omelia di Francesco)

1a. gioba-29102023-minAncora un accorato appello del Papa contro la guerra durante la messa celebrata nel Cimitero militare di Roma (Rome War Cemetery) che custodisce le spoglie dei militari appartenenti al Commonwealth caduti a Roma durante la seconda guerra mondiale.

La celebrazione di un giorno come quello di oggi ci porta a due pensieri: memoria e speranza.
Memoria di coloro che ci hanno preceduto, che hanno trascorso la loro vita, che hanno concluso questa vita; memoria di tanta gente che ci ha fatto del bene: in famiglia, tra gli amici… E memoria anche di coloro che non sono riusciti a fare tanto bene, ma sono stati ricevuti nella memoria di Dio, nella misericordia di Dio. È il mistero della grande misericordia del Signore.        Continua nell’ ALLEGATO

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FARE SPAZIO A DIO CI LIBERA, RISANA IL CUORE E ACCRESCE IN NOI LA PACE (Angelus, 15.10. 2023)

1a. matrimonio-o-funerale-minIl Vangelo oggi ci parla di un re che prepara un banchetto di nozze per suo figlio (cfr Mt 22,1-14). È un uomo potente, ma è soprattutto un padre generoso, che invita a condividere la sua gioia. In particolare, rivela la bontà del suo cuore nel fatto che non costringe nessuno, ma invita tutti, anche se questo suo modo di fare lo espone alla possibilità di un rifiuto. Notiamo: prepara un banchetto, offrendo gratuitamente un’occasione di incontro, di festa. Questo è ciò che Dio prepara per noi: un banchetto, per essere in comunione con Lui e tra di noi. E noi, tutti noi, siamo dunque gli invitati di Dio. Ma un banchetto nuziale richiede da parte nostra tempo e coinvolgimento, richiede un “sì”: andare, andare all’invito del Signore, Lui invita ma ci lascia liberi.        Continua nell’ ALLEGATO

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LE GUERRE SONO SEMPRE UNA SCONFITTA! (Dopo l’Angelus – 15/10/23)

2a. Papa-Francesco.it_Continuo a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina. Ripenso ai tanti…, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l’appello per la liberazione degli ostaggi e chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto. Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza, dov’è urgente e necessario garantire corridoi umanitari e soccorrere tutta la popolazione. Fratelli e sorelle, già sono morti moltissimi. Per favore, non si versi altro sangue innocente, né in Terra Santa, né in Ucraina o in qualsiasi altro luogo! Basta!            Continua nell’ ALLEGATO

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IL CHIACCHIERICCIO È UNA PESTE, MAI AIUTA A MIGLIORARE (Angelus, 10 settembre 2023)

1. gioba-10092023-minOggi il Vangelo ci parla di correzione fraterna (cfr Mt 18,15-20), che è una delle espressioni più alte dell’amore, e anche delle più impegnative, perché non è facile correggere gli altri. Quando un fratello nella fede commette una colpa contro di te, tu, senza rancore, aiutalo, correggilo: aiutare correggendo.
Purtroppo, invece, la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato! Questo non è giusto, fratelli e sorelle, questo non piace a Dio. Non mi stanco di ripetere che il chiacchiericcio è una peste per la vita delle persone e delle comunità, perché porta divisione, porta sofferenza, porta scandalo, e mai aiuta a migliorare, mai aiuta a crescere.        Continua nell’ ALLEGATO

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SOLO VALORIZZANDO L’ALTRO LO SI AIUTA A CRESCERE (Udienza generale, 6 settembre 2023)

3a. PapaDurante l’incontro di catechesi del mercoledì, papa Francesco ha parlato del suo recente viaggio in Mongolia, mettendo in evidenza la ricchezza di quella Chiesa, umile, ma lieta, perché nel cuore di Dio.

Lunedì sono rientrato dalla Mongolia. Vorrei esprimere riconoscenza a quanti hanno accompagnato la mia visita con la preghiera e rinnovare la gratitudine alle Autorità, che mi hanno solennemente accolto: in particolare al Signor Presidente Khürelsükh,e anche all’ex Presidente Enkhbayar, che mi aveva consegnato l’invito ufficiale a visitare il Paese. Ripenso con gioia alla Chiesa locale e al popolo mongolo: un popolo nobile e saggio, che mi ha dimostrato tanta cordialità e affetto. Oggi mi piacerebbe portarvi al cuore di questo viaggio.        Continua nell’ ALLEGATO

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CRISTO NON È UN RICORDO DEL PASSATO, È VIVO E CAMMINA CON NOI (Angelus, 27 agosto 2023)

1. Angelus_gioba-27082023-minOggi nel Vangelo (cfr Mt 16,13-20) Gesù chiede ai discepoli – una bella domanda: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?» (v. 13).

È una domanda che possiamo farci anche noi: cosa dice la gente di Gesù? In genere cose belle: molti lo vedono come un grande maestro, come una persona speciale: buona, giusta, coerente, coraggiosa… Ma questo basta per capire chi è, e soprattutto basta a Gesù? Sembra di no. Se Egli fosse solo un personaggio del passato – come lo erano per la gente del tempo le figure citate nello stesso Vangelo, Giovanni Battista, Mosè, Elia e i grandi profeti – sarebbe solo un bel ricordo di un tempo che fu. E questo a Gesù non va.          Continua nell’ ALLEGATO

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NEI MOMENTI DI BUIO CRISTO CI VIENE INCONTRO ( Angelus, 13.08.2023)

1a. Angelus_gioba-13082023Oggi il Vangelo narra un particolare prodigio di Gesù: Egli, di notte, cammina sulle acque del lago di Galilea incontro ai discepoli che stanno compiendo la traversata in barca (cfr Mt 14,22-33). Ci domandiamo: perché Gesù ha fatto questo? Come uno spettacolo? No! Ma perché? Forse per una necessità urgente e imprevedibile, per soccorrere i suoi che si trovano bloccati dal vento contrario? No, perché è stato Lui a programmare tutto, a farli partire di sera, persino – dice il testo – “costringendoli” (cfr v. 22). Forse per dare loro una dimostrazione di grandezza e di potenza? Ma questo non è da Lui che è così semplice. Allora, perché lo ha fatto? Perché ha voluto camminare sulle acque?        Continua nell’ ALLEGATO

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È QUANDO CI ABBASSIAMO A SERVIRE I FRATELLI CHE ANDIAMO IN ALTO (Angelus, 15.08.2023)

2a. AngelusOggi, solennità dell’Assunzione della Vergine Maria, contempliamo lei che sale in anima e corpo alla gloria del Cielo. Anche il Vangelo odierno ce la presenta mentre sale, questa volta verso una «regione montuosa» (Lc 1,39). E sale perché? Per aiutare la cugina Elisabetta, e là proclama il cantico gioioso del Magnificat. Maria sale e la Parola di Dio ci rivela ciò che la caratterizza mentre va verso l’alto: il servizio al prossimo e la lode a Dio. Ambedue le cose: Maria è la donna del servizio al prossimo e Maria è la donna che loda Dio. L’evangelista Luca, del resto, narra la vita stessa di Cristo come una salita verso l’alto, verso Gerusalemme, luogo del dono di sé sulla croce, e allo stesso modo descrive anche il cammino di Maria. Gesù e Maria percorrono insomma la stessa strada: due vite che salgono in alto, glorificando Dio e servendo i fratelli. Gesù come Redentore, che dà la vita per noi, per la nostra giustificazione; Maria come la serva che va a servire: due vite che vincono la morte e risorgono; due vite i cui segreti sono il servizio e la lode. Soffermiamoci su questi due aspetti: servizio e lode.        Continua nell’ ALLEGATO

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LA GIOIA È PER PORTARE QUALCOSA (Papa Francesco)

1a. PapaNell’intervento del Papa durante la veglia di preghiera alla GMG di Lisbona, il richiamo non solo alla gioia, ma anche alla capacità, come dicono gli Alpini, di sapersi rialzare sempre, del “non rimanere caduto”, aiutando a rialzarsi chi non ce la fa da solo.

Mi dà tanta gioia vedervi! Grazie per aver viaggiato, per aver camminato, e grazie di essere qui! E penso che anche la Vergine Maria ha dovuto viaggiare per vedere Elisabetta: «Si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). Viene da chiedersi: perché Maria si alza e va in fretta dalla cugina? Certo, ha appena saputo che la cugina è incinta, ma anche lei lo è: perché allora andare se nessuno gliel’aveva chiesto? Maria compie un gesto non richiesto e non dovuto; Maria va perché ama e «chi ama vola, corre lietamente» (L’imitazione di Cristo, III,5). Questo è quello che ci fa l’amore.        Continua nell’ ALLEGATO

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SAPER CURARE “GRANO E ZIZZANIA” NEL MONDO, NEL CUORE E NEGLI ALTRI (Angelus, 23 luglio 2023)

1a. gioba-23072023-minIl Vangelo oggi ci offre la parabola del grano e della zizzania (cfr Mt 13,24-43). Un agricoltore, che ha sparso del buon seme nel suo campo, scopre che un nemico di notte vi ha seminato zizzania, una pianta dall’aspetto molto simile al grano, ma infestante.
In questo modo Gesù parla del nostro mondo, che in effetti è come un grande campo, dove Dio semina grano e il maligno zizzania, e perciò crescono insieme bene e male. Il bene e il male crescono insieme. Lo vediamo dalle cronache, nella società, e anche in famiglia e nella Chiesa.         Continua nell’ ALLEGATO

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