LE OMBRE SULLE ELEZIONI UGANDESI (Susanna Tadiello e Giuseppina D’Amico)

Bobi Wine
Bobi Wine

Al potere del 1986, Yoweri Museveni, nei primi anni del suo mandato, fu accolto positivamente, sia a livello nazionale che internazionale, perché riuscì a dare stabilità politica all’Uganda. Fu capace, infatti, di riportare la pace dopo una brutale guerra civile durata oltre 20 anni, nelle regioni del centro-nord, e contrastò con successo la diffusione dell’HIV, portando una relativa prosperità economica.

Con il passare degli anni, tuttavia, molti lamentano che il suo governo sia diventato
sempre più autoritario. Nel paese, in cui l’80% della popolazione ha meno di 30 anni e il tasso di disoccupazione giovanile è elevatissimo, il malcontento per il crescente autoritarismo, la corruzione e le disparità sociali sono ormai in costante aumento.
Nonostante l’Uganda rimanga uno dei paesi più poveri al mondo, Museveni, 76 anni, ha riconfermato il suo sesto mandato, dopo aver più volte modificato la Costituzione per restare al potere e aver tentato di eliminare – in maniera non sempre lecita – tutti gli oppositori politici dalla competizione elettorale, compreso Bobi Wine.          Continua nell’ ALLEGATO

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UN PRONOSTICO FACILE FACILE (Fulvio Scaglione)

4a. Cartina_siria_LimesIl 26 maggio 2021 si sono svolte in Siria le elezioni presidenziali. L’esito è scontato: riconferma del presidente “uscente” Assad. Il problema vero resta un altro: quanti passi indietro servono per voltar pagina

Mentre in Siria si vota per le elezioni presidenziali, azzardiamo un pronostico senza rischi: vince Bashar al-Assad, presidente in carica dal 2000. Questa volta, come nel 2014 e a differenza delle elezioni del 2000 e del 2007, se non altro non è il candidato unico. Non hanno alcuna possibilità i suoi due “rivali”, il ministro per gli Affari parlamentari Abdullah Salloum Abdullah o Mahmoud Ahmad Marie, sopravvissuti alla selezione della Corte Costituzionale che aveva eliminato altri 49 aspiranti.
Paesi come Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno già detto da tempo che non riconosceranno l’esito del voto. Il che è come non riconoscere l’acqua in un giorno di pioggia. Perché comunque Assad è lì. Era lì nel 2011, e continua a fare il presidente della Siria dopo dieci anni di una guerra in cui tutte le parti, la sua come quelle sponsorizzate dall’Occidente, si sono permesse atrocità senza nome e senza fine. Qualche idea in proposito?             Continua nell’ ALLEGATO

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NON VOGLIAMO CHE I MILITARI UCCIDANO IL PROPRIO POPOLO (Albertina Soliani)

Myanmar

5a. MyanmarAlbertina Soliani, già senatrice della Repubblica, è stata per molti anni presidente dell’Associazione Amici della Birmania e attualmente dirige l’Istituto Alcide Cervi. Da sempre amica personale di Aung San Suu Kyi, una delle principali figure dell’opposizione birmana, ci manda alcune notizie e soprattutto una testimonianza di prima mano sulla situazione sempre drammatica del Myanmar.

C’è emergenza di aiuti umanitari, ma non ci sono ancora canali sicuri e organizzati. I militari distruggono quello che intercettano, bruciano quintali di sacchi di riso. Il loro nemico è il popolo che resiste. A migliaia le persone sono fuggite nelle foreste, dai villaggi bombardati, senza cibo, medicine, aiuti di prima necessità.
Anche Aung San Suu Kyi è priva di mezzi di sussistenza. Ha chiesto ai suoi avvocati un po’ di contanti per la vita quotidiana sua e delle persone, alcune, che sono con lei. Non vuole avere a che fare con il denaro della giunta. Una specie di sciopero della fame, non sarebbe la prima volta. Anche nella precedente stagione degli arresti, dal 1989 al 2010, fece lo sciopero della fame e vendette i mobili di casa per mangiare. (…)          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE DALL’UFFICIO MIGRANTES (La Redazione)

Da inizio anno sbarcate 17.698 persone migranti

Sono 17.698 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane dall’inizio dell’anno. Di questi 2.704 sono di nazionalità bengalese (15%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Tunisia (2.627, 15%), Costa d’Avorio (1.417, 8%), Egitto (1.066, 6%), Eritrea (1.009, 6%), Guinea (952, 5%), Sudan (911, 5%), Marocco (632, 4%), Mali (572, 3%), Algeria (550, 3%) a cui si aggiungono 5.258 persone (30%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina. Sempre secondo il Viminale fino ad oggi sono stati 2.824 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare.
Per quanto riguarda la presenza di migranti in accoglienza, i dati parlano di 76.744 persone su tutto il territorio nazionale di cui 1.411 negli hot spot (1.194 in quelli della Sicilia e 217 in quelli della Puglia), 49.577 nei centri di accoglienza e 25.756 nei centri Sai. La Regione con la più alta percentuale di migranti accolti è la Lombardia (13%, in totale 9.779 persone), seguita da Emilia Romagna e Sicilia (10%), Lazio e Piemonte (9%), Campania (7%), Toscana, e Puglia (6%).          Continua nell’ ALLEGATO

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NOTIZIE DAL CENTRO MISSIONARIO (La Redazione)

Spazio dedicato alle Missionarie e ai Missionari per brevi, ma preziose testimonianze.

Salute
Padre Angelo RIBOLI è da qualche giorno ricoverato presso l’ospedale di Rivolta d’Adda per riabilitazione cardiologica. Le sue condizioni, al momento, si mantengono stabili.
I nostri più cari AUGURI (insieme alle nostre PREGHIERE) a padre Angelo affinché al periodo di riabilitazione faccia seguito una piena guarigione.

Rientro
Un altro missionario si aggiunge al piccolo, ma ormai nutrito gruppo di rientrati. Si tratta di Padre Innocenzo PACCHIONI, cappuccino dei Sabbioni, da 46 anni in Brasile, nello stato del Maranhão. Dopo l’obbligatoria quarantena, sarà a disposizione per chiunque vorrà incontrarlo e conoscere la sua esperienza. BENTORNATO Frei Innocêncio!

Compleanni
Il tempo passa, ma la gratitudine non viene mai meno. Così la diocesi di S. José de Mayo ha ricordato i nostri due preti fidei donum che, a due giorni di distanza hanno festeggiato il loro compleanno.
Così don Federico BRAGONZI ha compiuto 72 anni il 14 giugno scorso, mentre a don Paolo ROCCA è toccato due giorni dopo, il 16 giugno, compiendone 39. Noi e tutta la diocesi di Crema ci uniamo alla diocesi uruguayana nell’esprimere, nel nostro AUGURIO, tutta la gratitudine per il prezioso lavoro che stanno svolgendo.

                                            7a. Don Federico   7b. Don Paolo

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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di Animazione Missionaria di SCANNABUE

AFRICA: IL 40% SARÀ VACCINATO ENTRO L’ANNO

8a. AfricaLa necessità di mobilitare ogni mezzo finanziario e organizzativo, per vaccinare entro fine anno il 40% degli africani, con la speranza di arrivare al 60%  entro la metà del 2022 utilizzando le dosi in sovrappiù dei Paesi ricchi.
È quanto emerso come obiettivo principale nel summit svoltosi a Parigi lo scorso mese di maggio, in presenza e videoconferenza, con i principali leaders europei, africani e organismi multilaterali,
Tra le altre novità esposte anche un impegno condiviso per permettere all’Africa di fabbricare in futuro i propri vaccini.
In piena crisi sanitaria, lasciare un continente giovane e grande come l’Africa senza i fondi necessari per proteggersi non è nell’interesse di nessun governo del pianeta. La svolta promessa si avvarrà quindi in gran parte di Istituti gestiti dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale. Presso quest’ultimo, l’obiettivo è di rendere disponibili, a breve, 100 miliardi di dollari di finanziamento per iniziative e progetti locali.          Continua nell’ ALLEGATO

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Untitled

0001_ambiente

Non dobbiamo pensare all’ottimismo o al pessimismo
quanto piuttosto a essere realisti.
Bisogna dire la verità:
qual è la situazione e cosa dobbiamo fare
per prevenire una catastrofe.
Dire le cose come stanno.
Greta Thunberg – 5 giugno: GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

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Enrico e le Commissioni Missioni e Migrantes

Carissime, Carissimi,

il 23 maggio Musa Balde, un ragazzo della Guinea di 23 anni si impicca nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Torino.
Il 5 giugno Seid Visin, un giovane di 20 anni, originario dell’Etiopia, si toglie la vita a Nocera Inferiore.
Dal 29 aprile è scomparsa dalla provincia di Reggio Emilia Saman Abbas, una ragazza pakistana appena maggiorenne, molto probabilmente uccisa dalla sua famiglia.
Tre storie diversissime tra loro, che si sono concluse nel modo peggiore benché in tre luoghi distantissimi lungo la penisola, quasi a dimostrare quanto sia difficile essere stranieri oggi in Italia.
Musa Balde era stato oggetto di un feroce pestaggio due settimane prima e non riusciva a capire perché lui, la vittima, fosse stato rinchiuso in una cella, mentre i suoi aggressori erano liberi. A modo suo ha riconquistato la “libertà”.
La vicenda di Seid, come ha più volte ribadito il padre adottivo, non ha niente a che vedere con il razzismo, anche se una sua lettera scritta due anni prima era molto dura nei confronti di certi “sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone”. E tuttavia togliersi la vita a vent’anni è un segnale di profondo disagio verso di sé e verso gli altri.          Continua nell’ ALLEGATO

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DIO È COMUNIONE CHE NASCE DALLA MISERICORDIA (Angelus, 30-05-2021)

ALLEGATOIn questa festa nella quale celebriamo Dio: il mistero di un unico Dio. E questo Dio è il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Tre persone, ma Dio è uno! Il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito è Dio. Ma non sono tre dei: è un solo Dio in tre Persone. È un mistero che ci ha rivelato Gesù Cristo: la Santa Trinità. Oggi ci fermiamo a celebrare questo mistero, perché le Persone non sono aggettivazione di Dio, no. Sono Persone reali, diverse, differenti; non sono – come diceva quel filosofo – “emanazioni di Dio”, no, no! Sono Persone. C’è il Padre, che io prego con il Padre Nostro; c’è il Figlio, che mi ha dato la redenzione, la giustificazione; c’è lo Spirito Santo, che abita in noi e abita la Chiesa. E questo parla al nostro cuore, perché lo troviamo racchiuso in quella espressione di San Giovanni che riassume tutta la Rivelazione: «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16). Il Padre è amore, il figlio è amore, lo Spirito Santo è amore. E in quanto è amore, Dio, pur essendo uno e unico, non è solitudine ma comunione, fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Perché l’amore è essenzialmente dono di sé, e nella sua realtà originaria e infinita è Padre che si dona generando il Figlio, il quale si dona a sua volta al Padre e il loro reciproco amore è lo Spirito Santo, vincolo della loro unità. Non è facile da capire, ma si può vivere questo mistero, tutti noi, si può vivere tanto.          Continua nell’ ALLEGATO

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L’INCLUSIONE COSTRUISCE IL FUTURO (Maurizio Ambrosini)

Saman e i suoi fratelli: investiamo in civiltà

2a. L'inclusioneLa vicenda di Saman Abbas, la ragazza di origini pachistane di Novellara scomparsa, forse uccisa, per non aver accettato un matrimonio combinato con un cugino nel lontano Paese d’origine dei genitori, sembra fatta apposta per rilanciare lo schema dello scontro di civiltà. Da una parte noi, moderni e civilizzati, dall’altra loro, retrogradi e patriarcali, specie se musulmani: cultori di una visione della famiglia che s’impone sui singoli, irriguardosi del diritto di autodeterminazione delle figlie, desiderosi di vivere nel mondo occidentale senza abbandonare usi e costumi dei luoghi di provenienza. Due sono i modi prevalenti per esorcizzare il problema. Uno è quello di minimizzarlo, riducendolo a sporadica eccezione. L’altro è quello di ingigantirlo, ergendolo a simbolo dell’impossibilità d’integrare le popolazioni immigrate, soprattutto se così ‘lontane’ culturalmente e religiosamente dal nostro stile di vita.

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