STARE IN MEZZO A VOI COME ‘COLUI CHE SERVE’ (Daniele Gianotti)

11-2Proponiamo le poche e toccanti espressioni che mons. Gianotti ha voluto riservare, al termine della celebrazione, ai presenti, sottolineando tre parole chiave: pace, speranza e amore.

 Poiché lo Spirito della Pentecoste  è già stato invocato, vorrei chiedergli di venire ancora ,   in questo momento, nel suo compito di     primo e grande traduttore.  Perché avrei bisogno di tradurre le cose che vorrei dire nella diversità delle vicende, delle relazioni, dei legami che voi rappresentate per me. Tante persone e tanti gruppi, ciascuno dei quali meriterebbe una parola specifica … E poi ci siete voi, carissimi membri della Chiesa di Dio che è in Crema: se vi lascio per ultimi, è perché le cose funzionano così, evangelicamente: gli ultimi saranno i primi!                 Il testo completo nell’ ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

❶ Vanno e vengono…
+ È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata         impegnato in Colombia.
+ È arrivato a Crema di Fr. Ivan CREMONESI, comboniano, originario della parrocchia di Crema Nuova, attualmente in servizio nella Repubblica Democratica del Congo.
+ Un ricordo e una preghiera speciali per don Francesco RUINI che sta proseguendo a pieno ritmo il percorso di riabilitazione cardiaca,  presso l’ospedale di   Rivolta d’Adda.
+ È previsto infine per il 1 di aprile il rientro, per ferie, di madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, attualmente impegnata in Brasile, ad   Imperatriz (Maranhão).
+ È ripartito per l’Africa Giulio CARDISPERI, da anni impegnato nel Gruppo di S. Carlo e nella Commissione missionaria diocesana. Destinazione Rep. Dem. Del Congo, dove dirigerà, nella zona del lago Kivu, le attività di assistenza sanitaria alle migliaia di sfollati che anni di “guerra a bassa intensità” (come viene definita in gergo tecnico) hanno causato e raccolto in appositi campi. È una zona e una situazione che Giulio conosce bene, per esserci stato per un anno e mezzo tra il 2013 e il 2015. Per adesso l’impegno richiesto è di 4 mesi, ma il “mal d’Africa” è sempre in agguato! Ci uniamo alla moglie Gianna e alla sua Famiglia, nel fargli i nostri più cari Auguri! E  ricordiamolo nelle nostre preghiere!

❷ I missionari ci scrivono…
Abbiamo ricevuto due lettere molto significative, anche se di tenore completamente opposto, come spesso accade in missione.
La prima, come accennavamo all’inizio della Comunicazione, tratteggia il drammatico  quadro nel quale è venuto a trovarsi il Perù a causa delle improvvise quanto   disastrose inondazioni.

  • Padre Giuseppe MIZZOTTI – Monfortano – Perù  ( ALLEGATO )

La seconda viene dall’Africa e descrive la gioia per il termine dei lavori di costruzione   della chiesa parrocchiale di Bomoanga (Niger). Una costruzione ricca di simbologie    che richiamano la tradizione sia cristiana che locale.

  • Padre Gigi MACCALLI – SMA – Niger ( ALLEGATO )

L’UFFICIO MIGRANTES INFORMA…(Redazione)

 Tanti modi per far festa

11-1Dalla convinzione che il dialogo interreligioso e il rispetto delle diverse tradizioni possa nascere solo attraverso la conoscenza, questo evento propone un percorso in cui alcune delle religioni e culture rappresentate all’interno della scuola Secondaria di Primo Grado  “G. Vailati” si presentano in modo semplice, stimolando la curiosità verso ciò che è diverso.
I flussi migratori di questi ultimi anni stanno   trasformando la nostra società in una realtà  multiculturale e questo ci obbliga a misurarci con il problema della diversità.
La scuola è profondamente coinvolta nei  processi migratori che portano nelle classi alunni di nazionalità, culture, lingue e religioni molto diverse. Ne deriva l’esigenza di un’educazione interculturale e interreligiosa come valenza formativa indispensabile per sviluppare curiosità e rispetto per la diversità, per superare stereotipi e pregiudizi al fine di favorire un dialogo basato sul rispetto reciproco. Solo la conoscenza può portare ad un approccio rispettoso e sereno con la diversità ed alla scoperta che ogni diverso è anche un simile.

                                                                                                         L’articolo sull’evento multiculturale prosegue all’ ALLEGATO

❷ Messe in lingua spagnola
Per la numerosa Comunità Ispano-americana è prevista la celebrazione di due messe nel mese di APRILE:
+ la prima avrà luogo domenica 9  alle ore 15;
+ la seconda avrà luogo domenica 16 – Pasqua – sempre alle ore 15.
Le Messe saranno celebrate nella chiesa di S. Giacomo a Crema con l’intervento di don Roberto o di don Erminio, per molti anni missionari in Guatemala.

❸ Messe in lingua portoghese
Per la Comunità Brasiliana, recentemente formatasi, la Messa viene celebrata una volta al mese, la seconda domenica. Nel mese di MARZO è stata celebrata il 12,  alle ore 17 nella chiesa di S. Michele (appena dopo l’ospedale) con l’intervento di don Vito Groppelli, per molti anni missionario in Brasile. Il prossimo appuntamento sarà per domenica 9 aprile, Messa delle Palme (Domingo de Ramos), alla stessa ora.  Sia le messe in lingua spagnola che quelle in lingua portoghese sono aperte a tutti.

LA VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA

10-1La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo. Per questo vogliamo viverla facendo dialogare a Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca in questi giorni ci ha posto davanti agli occhi.

 IV SETTIMANA (a cura di Chiara Bertoglio)

L’attentato di Londra, il calo delle adozioni, la Giornata della memoria delle vittime delle mafie, l’aborto per le diagnosi di disabilità: le notizie della settimana in dialogo con la Passione di Gesù.                                                La Via Crucis completa nell’ ALLEGATO

AULE SEPARATE: NO DEGLI STUDENTI (Danilo Poggio)

A partire da oggi con effetto immediato, gli alunni con entrambi o anche solo un genitore di origine non italiana seguiranno le lezioni scolastiche in un’aula diversa rispetto a quella del resto della classe”.

Dopo la lettura della circolare firmata dalla dirigente scolastica e distribuita a tutti gli alunni, in una mattina qualsiasi, delle classi terze della Scuola Media Pertini dell’Istituto comprensivo Lanino di Vercelli, i ragazzi di origine straniera si sono alzati in piedi per uscire e dirigersi verso l’aula d’arte, una sorta di “aula ghetto”. Sono stati i loro compagni di classe ad impedirlo, decidendo all’istante e in modo collettivo di non piegarsi a una tale vergognosa direttiva. In realtà, la circolare era del tutto fasulla, scritta appositamente dagli insegnanti per mostrare, attraverso una sorta di simulazione (un “compito di realtà”, in gergo didattico), che cosa era accaduto quando furono introdotte le Leggi razziali in Italia nel 1938.                                                                                            L’articolo completo nell’  ALLEGATO

12/03/2017. ANGELUS: TRASFIGURARSI PER INDICARE DOVE PORTA LA CROCE

12 marzoIl Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima, ci presenta il racconto della Trasfigurazione di Gesù (cfr Mt 17,1-9). Presi in disparte tre degli apostoli, Pietro, Giacomo e Giovanni, Egli salì con loro su un monte alto, e là avvenne questo singolare fenomeno: il volto di Gesù «brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (v. 2).
In tal modo il Signore fece risplendere nella sua stessa persona quella gloria divina che si poteva cogliere con la fede nella sua predicazione e nei suoi gesti miracolosi. E alla trasfigurazione si accompagna, sul monte, l’apparizione di Mosè e di Elia, «che conversavano con lui» (v. 3).

Carissimi Fratelli e Sorelle,

La “luminosità” che caratterizza questo evento straordinario ne simboleggia lo scopo: illuminare le menti e i cuori dei discepoli affinché possano comprendere chiaramente chi sia il loro Maestro. È uno sprazzo di luce che si apre improvviso sul mistero di Gesù e illumina tutta la sua persona e tutta la sua vicenda.             L’Angelus continua nell’ALLEGATO

LE DISCARICHE CHE FANNO ECONOMIA (Raffaele Masto)

10-4La notizia che in una discarica di Addis Abeba sono morte cinquanta  persone non può non fare riflettere… In Europa una discarica può far scoppiare la guerra civile. Nessuno la vuole vicino alla propria residenza. In Africa, o meglio nelle periferie delle grandi megalopoli, una discarica è  una opportunità economica.

Vi lavorano letteralmente centinaia di persone, spesso inquadrate da imprenditori – tra virgolette – che forniscono strumenti per scavare tra le montagne di immondizia, che forniscono cibo per nutrire i lavoratori, che forniscono trasporti e contatti con intermediari che acquistano ferro, plastica e tutto ciò che si ricava dai rifiuti.
Rifiuti che provengono dalla parte ricca delle città: hotel di lusso, ristoranti per turisti o imprenditori, magari resort sulla spiaggia o semplicemente da quella parte di città che può permettersi di vivere in abitazioni di cemento. Ogni megalopoli africana ha la sua – o addirittura le sue – discariche: Nairobi, Maputo, Kinshasa, Lagos, Addis Abeba. Montagne di spazzatura con centinaia di puntini che vi si muovono sopra: scavano, spostano, estraggono, esaminano e infilano nel sacco di tela che portano sulla schiena, fornito dall’investitore di cui sopra.
Si può pensare che i lavoratori delle discariche siano giovani, ragazzini.
No, è un campione completo della popolazione, magari intere famiglie che con l’immondizia mettono insieme un pasto quotidiano per tutti. Montagne di spazzatura, vere e proprie colline che ridisegnano il panorama del territorio. Colline che vengono impastate, plasmate, rimosse come fossero dune nel deserto ogni volta che piove e poi solidificate dal caldo torrido di alcune latitudini africane. Per rendere il lavoro produttivo intorno a queste colline i lavoratori costruiscono le loro città… città di baracche attaccate al posti di lavoro, per risparmiare… i trasporti costano. Così quando piove ci sono smottamenti, crolli, sprofondamenti… e morti. Come quelli di Addis Abeba che, per una volta, hanno perforato il muro dei media.
Quelle che avete sentito sembrano storie lontane. Ma per avere la dimensione del fenomeno bisogna pensare che le megalopoli africane, quelle di cui sopra, fanno svariati milioni di abitanti: sette, otto, dieci, quindici. Il novanta per cento di questi vivono in baraccopoli dove le discariche sono una opportunità economica. Insomma non stiamo parlando di un fenomeno limitato alle pieghe della società. No, si tratta di un fenomeno che interessa milioni di persone.                         Raffaele MASTO – Buongiornoafrica – 13.03.17

CHIESA IN USCITA: APPUNTI PER UNA RIFLESSIONE (Daniele Gianotti)

vescovoProponiamo alla lettura e soprattutto alla riflessione il testo  dell’intervento che l’allora don Daniele, oggi monsignore, ha svolto in occasione del Convegno Missionario che ha avuto luogo a Reggio Emili lo scorso 5 marzo.

Vorrei incominciare con una piccola nota introduttiva che chiamerei «di metodo». Il tema della «Chiesa in uscita» è diventato un po’ «di moda», a livello di parole. Come accade di frequente con le espressioni efficaci – e papa Francesco ha una straordinaria capacità di escogitare formule pregnanti e incisive, che soddisfano molto la comunicazione e ottengono vasta risonanza – c’è il rischio che diventino formule ripetute molto di frequente, fino a logorarsi.
Soprattutto, però, c’è il rischio di accontentarsi della ripetizione: la formula c’è, è efficace, ha dietro di sé la popolarità e la credibilità di un papa come Francesco, dunque siamo a posto. Pensate, per richiamare un’altra felice espressione ridotta a piatto slogan usato persino nelle intenzioni della «preghiera universale» dei foglietti domenicali della Messa, alle «periferie esistenziali»! Il problema non è soltanto quello di cercare di contenere, per quanto possibile, la facile retorica: dopo tutto, con un po’ di cristiana pazienza, la si può anche sopportare.
Ma la questione è che l’abuso della formula facile, a effetto, diventa poi un alibi per non mettersi a pensare, e tanto meno ad agire. Del resto, è lo stesso papa Francesco a invitarci a non fermarci allo slogan facile: nel discorso fatto a Firenze,…                                     Il testo completo nell’ ALLEGATO

IL CENTRO MISSIONARIO INFORMA… (Redazione)

❶ Vanno e vengono…
+ È sempre tra noi padre Renato RIBONI missionario della Consolata impegnato in Colombia.
+ Stiamo aspettando a giorni l’arrivo a Crema di Fr. Ivan CREMONESI, comboniano, attualmente in servizio nella Repubblica Democratica del Congo.

 + Sta proseguendo a pieno ritmo il percorso di riabilitazione cardiaca, presso  l’ospedale di Rivolta d’Adda, di don Francesco RUINI, recentemente rientrato in Italia. Sarà un percorso lungo che, per la sua completa riuscita, dovrà essere accompagnato anche da un salutare riposo. Per questo i medici dell’ospedale pregano amici e conoscenti di sospendere momentaneamente le visite.

In questo momento possiamo e dobbiamo essere uniti a lui con la preghiera.
+   È  previsto infine per il 1 di aprile il rientro, per ferie, di madre Amelia MARCHESINI, missionaria canossiana, attualmente impegnata in Brasile, ad Imperatriz (Maranhão)

❷ Riflessioni di Quaresima
7-6Finalmente la Diocesi ritorna creativa! Accade per la prossima Quaresima.Rispondendo all’appello della Pastorale Giovanile, altri uffici di Pastorale, tra cui il nostro, hanno accettato di preparare brevi riflessioni per ogni giorno sia della Quaresima che del Tempo Pasquale. Per tre mesi, dal 1 marzo, Mercoledì delle Ceneri, al  4 giugno, Pentecoste, la scatoletta che vedete riprodotta a fianco, conterrà ogni giorno un pensiero che vi accompagnerà dovunque andrete. Per richiedere la Scatoletta della Quaresima basta contattare la Pastorale Giovanile al seguente numero di telefono: 0373.250291 o alla seguente mail: info@pgcrema.it    Il costo è di 4 euro. Anche il Centro Missionario può fornire piccoli  quantitativi di Scatolette della Quaresima. Contattateci!

Prossimi appuntamenti
È ormai alle porte il prossimo Incontro di  Animazione Missionaria. Si svolgerà domenica 26 marzo dalle ore 15 alle 17:30 presso la Casa Parrocchiale di Offanengo. Ospite d’onore sarà suor Paola VIZZOTTO, della Congregazione della  Immacolata Concezione (PIME), missionaria in Cameroun, oggi impegnata nel reparto femminile del carcere romano di Rebibbia. Come sempre l’incontro è aperto a TUTTI/E.

❹ Missione è uscire da se stessi
Pensiamo di fare cosa gradita riportare una sintesi dell’intervento di Monica SEVERGNINI, tenuto durante l’ultimo Incontro di Animazione Missionaria a S. Michele il 18 febbraio scorso.
Monica, originaria di Izano, di professione insegnante, è partita, pur restando in  Italia, per Assisi, come membro della Comunità Papa Giovanni XXIII. Tuttavia anche  per lei la missione era cominciata molto tempo prima.  Infatti, già prima aveva vissuto esperienze “missionarie” che l’hanno aiutata a capire che missione vuol dire: ANDARE FUORI DA TE. Non solo: vuol dire anche ESSERE MANDATI, con un COMPITO, uno scopo, un servizio da svolgere.  Quando si riceve una missione, si “accetta” quindi un incarico da qualcuno, che si considera più autorevole e non ci concentriamo più su cosa vogliamo noi.   La riflessione di Monica continua nell’ ALLEGATO

❺ Non abbiate paura: La Giornata dei Missionari martiri

 A motivo della coincidenza, il 24 marzo, della Giornata di preghiera e digiuno per i Missionari Martiri e della iniziativa mondiale “24_Ore per il Signore” che nella nostra Diocesi si svolge nella Parrocchia dei Sabbioni e considerato che il Vescovo Daniele  non ha ancora fatto ingresso in Diocesi,

la Parrocchia di Chieve organizza

come evento parrocchiale

la VIA CRUCIS CON I MISSIONARI MARTIRI,

venerdì 24 marzo 2017 alle ore 21.00 in chiesa parrocchiale

e apre la condivisione di questa preghiera ai Gruppi Missionari delle Parrocchie e a tutte le persone che vorranno partecipare.Saranno particolarmente venerate le reliquie dei Beati Vincenzo PRENNUSHI e compagni, Martiri albanesi. Al termine della preghiera esse saranno accompagnate alla chiesa di San Martino, luogo dedicato alla preghiera ai Martiri del ‘900.     Il ricordo dei Martiri Albanesi all’ ALLEGATO

Quaresima di fraternità
8-4Come potete vedere dal manifesto a fianco, sia la Caritas che il Centro  missionario sono impegnati nel sostenere progetti di Promozione  umana.
Per quanto ci riguarda abbiamo deciso di sostenere il progetto di  padre Walter MACCALLI, madignanese, missionario della   Società Missioni Africane, che opera in Angola, per la costruzione di una   maternità che garantisca l’assistenza medica alle attuali e future mamme.
UNA MATERNITÀ CHE SIA SPERANZA DI NOME E DI FATTO

La morte di neonati e di mamme  durante il parto è un fatto terribile,  ma quasi quotidiano, nella parrocchia  di Nambuamgongo e nella regione circostante dell’entroterra angolano,     dove opera da diversi anni padre Walter  Maccalli. Con questo articolo lanciamo una piccola campagna a sostegno della Maternità che si vuol costruire, nella speranza che la generosità dei cremaschi vada oltre i termini della Quaresima.

 “Alcuni mesi fa, ho accompagnato una giovane mamma, (al suo primo parto), al dispensario più vicino; purtroppo il neonato che non riusciva a venire alla luce, era già morto. Grazie a Dio, sono riusciti a salvare la vita della giovane”. A questo punto Padre Walter non ha più avuto esitazioni e senza perdere altro tempo prezioso…  L’articolo continua nell’  ALLEGATO

LE VIA CRUCIS DELLA SETTIMANA

10-1La Via Crucis è meditazione e preghiera sulla Passione di Gesù ma anche cammino di conversione per ciascuno di noi e per il mondo.
Per questo vogliamo viverla facendo dialogare a Sua salita al Calvario con alcune storie che la cronaca in questi giorni ci ha posto davanti agli  occhi.

  II SETTIMANA   (a cura di Elisa Bertoli)
 La fossa comune di Tuam, l’incendio di Rignano Garganico, le valigie di chi fugge dalla guerra nello Yemen e in Siria nella nostra Passione di Gesù in dialogo con le notizie della settimana.                                        La via crucis completa nell’  ALLEGATO

III SETTIMANA  (a cura di Chiara e Diego Andreatta)
La baby gang di Vigevano, le bombe in Siria, le agromafie, la legge sul fine vita tra le notizie di questa settimana in dialogo con la Passione di Gesù.                                                      La via crucis completa nell’ ALLEGATO