Padre Alberto SAMBUSITI – Camerun

MAI A BRACCIA CONSERTE                                                                    Yaoundé 29/08/2018

Cari compaesani e amici tutti, ben trovati.SambusitiAlberto003

Rieccomi a voi, con questa mia lettera che vi darà alcune notizie della mia vita missionaria.
Se ben mi ricordo la mia ultima lettera risale a Dicembre 2017 dove vi descrivevo la città di Yaoundé ritrovata molto cambiata dopo 26 anni e l’inizio del mio apostolato nella parrocchia di S. Biagio di Mvog Ebanda.
Oggi, a distanza di 8 mesi dall’ultima lettera e da circa un anno dal mio rientro in Camerun, vi informo sugli avvenimenti più importanti accaduti.
Pastoralmente non si rimane mai a braccia conserte qui, come ho sempre detto, la gente ti cerca e viene volentieri a salutarti e parlare dei suoi problemi. Durante l’anno pastorale 2017/2018 avevamo iscritti alla catechesi in preparazione ai vari sacramenti (battesimo-prima comunione-cresima) quasi 600 catecumeni (ragazzi,giovani,adulti). Di questi 200 hanno ricevuto, tra i mesi di Maggio e Agosto, il battesimo la prima comunione e la cresima.
Per il gran numero dei battesimi e delle prime comunioni ho dovuto dividere l’amministrazione dei sacramenti in due date, 23 Maggio e 15 Agosto con celebrazioni che hanno durato dalle due alle tre ore. Alla festa dell’Assunta, oltre a 120 battesimi di ragazzi e giovani, ci sono stati anche 32 battesimi di bambini piccoli.
Immagino il vostro stupore per questi numeri, ai quali noi in Italia non siamo più abituati, ma questa è la realtà qui questi paesi giovani e di regioni cristiane come qui al sud del paese.

Sul piano organizzativo della parrocchia, ho completato la costruzione della casa parrocchiale iniziata dal parroco precedente. La casa è ammobiliata, ma non ancora funzionale perché manca il necessario per la cucina. Per questo ho lanciato ai fedeli una campagna dal titolo: “Une bonne cuisine des bons prètres” (una buona cucina dei bravi preti). Così i fedeli singolarmente, le associazioni e movimenti, stanno finanziando l’occorrente per equipaggiare la cucina: pentole, piatti, posate tazze, frigorifero, forno a gas ecc.
Con un aiuto straordinario di un carissimo amico sacerdote ho potuto installare un generatore di corrente utilissimo perché, anche se si è in capitale, spesso la corrente viene tolta, e un magazzino per mettervi del materiale parrocchiale.

Ora due parole sulla mia salute. Molti di voi sanno che il mio problema sono le ossa. Come spesso dico: “il motore è buono, ma la carrozzeria invecchia presto” e un’ osteoporosi è in corso. Ora il clima umido del sud (Yaoundé) non è l’ideale. Di questo problema ne avevo parlato coi miei superiori prima di ritornare in Camerun, ma avendo urgenza di rimpiazzare il parroco precedente, chiamato in Italia per animazione missionaria, mi avevano chiesto di iniziare e vedere se la situazione poteva reggere. Ma non è stato così. Con l’umidità che supera l’80% tutto l’anno, la mia situazione peggiora. A questo punto si è deciso il mio trasferimento all’estremo nord a Marua (diocesi nella quale avevo lavorato come parroco della missione di Salak dal 1997 al 2002) dove il clima è più caldo e secco. Qui abbiamo una casa e una parrocchia. Quindi il mio trasferimento avverrà nel mese di Ottobre. Potete immaginare la delusione dei parrocchiani che però trovano sempre una risposta di fede: “Il Signore ha voluto così”.
Come vedete, tutti abbiamo le nostre croci da portare, l’importante è saperle portare vicino a quella di Gesù e offrirle per la nostra salvezza e di tutta l’umanità.
A proposito di Croce, auguro a voi, cari parrocchiani di S. Maria, una buona preparazione e una buona festa dell’Esaltazione della Santa Croce ed anche auguro un buon 10° anniversario di presenza nel mio caro paese ai sacerdoti dello Spirito Santo.  E’ tutto per ora. Domando preghiere per me e per il Camerun che ha dei grossi problemi interni, io lo farò per voi. Coraggio sempre.
Ciao. P. Alberto