STRANIERI E PELLEGRINI

STRANIERI E PELLEGRINI: Sul guadagno di essere “parrocchia” di forestieri

    Domenica 10 marzo 2019 – Centro Giovanile S. Luigi via Bottesini, 4 – Crema

• ore 15.00 Accoglienza
• ore 15.15 Preghiera iniziale
• ore 15.30 Riflessione guidata da Luca MOSCATELLI – biblista diocesi di Milano
• ore 16.30 Riflessione personale in sala / Confessione e adorazione eucaristica presso la chiesa di S. Pietro
• ore 17.00 Recita del Vespro e Benedizione eucaristica

Se con l’episodio della Torre di Babele Dio confonde le lingue e disperde gli uomini su tutta la terra, con la Pentecoste Il dono dello Spirito permette di ritrovare una buona unità, che però, come si vede dalle lingue di fuoco che si dividono, non toglie nessuna differenza (anzi, le valorizza) e prefigura un popolo che «esce», disperso in tutte le nazioni per la missione. Non senza però forti resistenze: prima che un apostolo (Pietro) esca da Gerusalemme dovremo arrivare al cap 9 di Atti!

La diversità è dunque un elemento che corrisponde al progetto creativo di Dio e che insieme impone una fatica.

Dalla storia della relazione tra Dio e il suo popolo (come dalla storia di ciascuno di noi) emergerà anche il senso profondo di questa differenza (cf 1 Cor 12). L’«alterità» è dunque il problema, e lo è perché destabilizza, àltera (!) l’identità mostrandone il limite e ultimamente l’illusorietà.