MYANMAR, DALLE MACERIE ALLA SPERANZA (A. De Poli)

In coda per il cibo
In coda per il cibo

Dopo il sisma che ha devastato il Paese del sud-est asiatico, già piegato da quasi quattro anni di guerra civile, l’ong New Humanity International, sostenuta da Fondazione PIME, si è attivata per portare aiuti alla popolazione nelle zone più colpite.

Una situazione ancora drammatica
Sono ancora ben visibili ovunque le drammatiche conseguenze del catastrofico terremoto che ha colpito il Myanmar il 28 marzo scorso. Oltre 3 mila morti, più di 5 mila feriti, secondo i dati ufficiali comunicati dalla giunta golpista al potere, ma si presume che la cifra sia molto più alta.        Continua nell’ ALLEGATO

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IL REFERENDUM SULLA CITTADINANZA È UN’OCCASIONE STORICA (D. Motta)

9a. evidenza-referendum-cittadinanza-2024Fatarella (Save the Children Italia): la legge 91 è stata pensata per un mondo che non c’è più. Ora serve una campagna civile, in cui saranno le persone e le reti di associazioni a fare la differenza.

Il referendum sulla cittadinanza va visto con gli occhi dei bambini stranieri nati e cresciuti nel nostro Paese. «È in gioco il loro futuro» ripete Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia, una delle realtà protagoniste della mobilitazione in corso dentro la società civile in vista della consultazione dell’8 e 9 giugno.        Continua nell’ ALLEGATO.

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Germogli di SPERANZA

Sant’AGOSTINO di Ippona

 AURELIO AGOSTINO di Ippona nacque a Tagaste (attualmente Souk Ahras, in Algeria) il 13.11.354 e morì a Ippona (l’odierna Annaba sempre in Algeria) il 28.08.430. È stato filosofo, vescovo, monaco, e mistico romano di origine punica (berbera) e lingua latina. Per tutta la vita cercò sempre di conciliare l’atteggiamento contemplativo con le esigenze della vita attiva. Vivendo drammaticamente il conflitto tra i due estremi, il suo pensiero consistette nel tentativo grandioso di tenere uniti la ragione e il sentimento, lo spirito e la carne, il pensiero pagano e la fede cristiana. Padre e Dottore della Chiesa, ha raccolto in modo dettagliato la sua biografia nell’opera Le Confessioni.        Continua nell’  ALLEGATO

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NOTIZIE DAL CENTRO MISSIONARIO (A cura della Redazione)

Crema del Pensiero

 5-6-7 giugno 2025 –  CremArena, Crema – Ingresso libero

Antonio Ligabue:   L’incerto confine tra genio e follia

 Giovedì 5 giugno, ore 20:30
Guido Conti, scrittore:  Io sono aquila e leopardo. Antonio Ligabue, pittore

 Venerdì 6 giugno, ore 20:30
Francesca Bogliolo, critica d’arte:  Antonio Ligabue: un sogno senza regole. Storia di un uomo intimamente libero

 Sabato 7 giugno, ore 20:30
Fabio Canessa, critico cinematografico:  Ligabue, una follia fertile

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1. papamobileIL VEICOLO DELLA SPERANZA

La sua papamobile trasformata in una piccola stazione sanitaria mobile per i bambini di Gaza.

È quanto ha chiesto Papa Francesco alla Caritas Gerusalemme, prima di morire.

L’auto, infatti, è stata messa a disposizione della Caritas di Gerusalemme che la sta già allestendo con l’aiuto di Caritas Svezia.

Con il veicolo, saremo in grado di raggiungere i bambini che oggi non hanno accesso, nel momento in cui il sistema sanitario di Gaza è quasi completamente al collasso“, afferma Peter Brune, segretario generale di Caritas Svezia.

Il veicolo sarà gestito da un autista e da medici.

Al suo interno attrezzature per la diagnosi, l’esame e il trattamento, tra cui test rapidi per le infezioni, kit di sutura, siringhe e aghi, fornitura di ossigeno, vaccini e un frigorifero per i medicinali.

Quando il corridoio umanitario verso Gaza riaprirà, sarà pronto a fornire assistenza sanitaria di base ai bambini di Gaza.

È la papamobile che Bergoglio aveva utilizzato nel suo storico viaggio in Terra Santa, nel 2014, quasi all’inizio del pontificato.

Era rimasta a Betlemme come ricordo di quella visita ma anche un po’ come simbolo di pace.

Ora sarà attrezzata per portare aiuti a quella comunità di Gaza alla quale il pontefice chiamava tutti i giorni, anche quando la salute gli rendeva tutto più difficile.

Questo veicolo rappresenta l’amore, la cura e la vicinanza dimostrati da Sua Santità per i più vulnerabili, che ha espresso durante tutta la crisi“,

afferma al Sir Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme, che rilancia un forte appello per “un cessate il fuoco immediato e duraturo.

Il nostro lavoro a Gaza è una testimonianza del nostro impegno incrollabile per la salute e il benessere della comunità, anche nelle condizioni più difficili“.     

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EDITORIALE

Alla fame

200° giorno del secondo anno di guerra
Dal 18 Marzo la guerra è ripresa a Gaza. In Cisgiordania e Gerusalemme Est aumenta la violenza militare e l’esercito israeliano demolisce i campi profughi.
Il Signore solleva gli umili, piega fini a terra i malvagi. Dà il cibo a tutti gli animali, ai piccoli del corvo che gridano dalla fame” (Salmo 147, 6.9)
Che altro dirti, Signore? Tu ascolti il pianto dei piccoli che come dice il salmo “gridano dalla fame”. Ma queste grida non vengono dai piccoli del corvo: sono i nostri figli!        Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,
                            alla fine l’elezione del nuovo Papa è arrivata velocemente. I giorni d’attesa, che sembravano interminabili, si sono volatilizzati con la stessa velocità impiegata dal fumo bianco ad annunciare l’avvenuta scelta. Benvenuto Leone XIV!
Tuttavia, senza mancare di rispetto, non possiamo fare a meno di tornare sulla figura di Francesco che, pur avendoci appena lasciato, continua a stupirci per la sua umanità e per il suo modo immediato e trasparente di vivere il Vangelo. Sincerità e semplicità che ancora di più risaltano di fronte alla “matta bestialità” che si sta consumando a Gaza senza riuscire a muovere un dito. Ma ci rendiamo conto che l’unica cosa che siamo in grado opporre alla violenza senza limiti e fuori ogni controllo del governo israeliano è un’auto bianca usata 10 anni fa?        Continua nell’ ALLEGATO

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IL PAPA VOLEVA ANDARE A GAZA (P. Caridi)

4a. Papa a GazaPapa Francesco voleva andare a Gaza. Molto più di un desiderio: un’idea da realizzare. Lo ricorda uno dei suoi cari amici, Lucio Brunelli, giornalista, per anni vaticanista del Tg2, e poi – proprio per volere di Papa Francesco – direttore dell’informazione di TV2000.

Voleva andare a Gaza. Con il suo corpo malato, su una sedia a rotelle, nell’inferno del mondo. Papa Francesco voleva andare a Gaza. Molto più di un desiderio: un’idea da realizzare. Lo ricorda uno dei suoi cari amici, Lucio Brunelli, giornalista, per anni vaticanista del Tg2, e poi – proprio per volere di Papa Francesco – direttore dell’informazione di TV2000. In un articolo per l’Osservatore Romano, pubblicato all’indomani della morte di Bergoglio, Lucio Brunelli ricorda il colloquio del 20 gennaio scorso con il pontefice. “Già con quella brutta bronchite che provocò il ricovero al Gemelli, mi confidò il desiderio di compiere un viaggio a Gaza, una visita pastorale alla piccola comunità cattolica, con cui era stato sempre in contatto telefonico dall’inizio dei bombardamenti israeliani”.        Continua nell’ ALLEGATO

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