POVERTÀ E SOLIDARIETÀ DIVENTANO UN TUTT’UNO (Suor M. MARRONE)

2a. Che passione per i maialini...Suor Maria Marrone, dalla sua missione di Lira, ci scrive raccontando piccole scene di vita, dove, pur tra tanta miseria, prevale il senso di gratitudine per il bene ricevuto.

Lira, (Uganda) ottobre 2022

Carissimi amici della Missione,
con questa lettera desidero darvi un po’ di notizie, e ringraziarvi per l’ aiuto che date alla popolazione Ugandese soprattutto in questo periodo di siccità e carenza alimentare per la zona Lango. Era da parecchi anni che non si vedeva anche qui una siccità così prolungata. La gente ha visto i raccolti della prima stagione tutti bruciati. L’Uganda è considerata la ‘perla d’Africa’ per la ricchezza del verde e delle acque, ma ora si stanno riducendo di molto e pure le sorgenti naturali di superficie si stanno asciugando… La stagione non si presenta come al solito, e la brevità delle piogge ci parla di insicurezza alimentare. Ora la gente sta seminando per la seconda stagione delle piogge che speriamo sia buona.       Continua nell’ ALLEGATO

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CHE COSA SPINGE A MIGRARE? Meraf Villani

3a. Che cosa spinge a migrareOltre l’80% dei migranti africani non lascia il proprio continente. Solo una piccola parte tenta di raggiungere l’Europa. E, contrariamente ai luoghi comuni e a una certa propaganda, gli immigrati in Italia non provengono dagli strati più bassi delle società d’origine né dai Paesi più poveri.

 Un luogo comune descrive i migranti come persone estremamente povere, provenienti da Paesi in ginocchio, alla ricerca disperata di un modo per sfamarsi. La realtà è diversa. Gli immigrati generalmente non provengono dagli strati più poveri del Paese d’origine, ma dalle classi medie, anche se fragili o a rischio di impoverimento. Emigrare costa. L’investimento per raggiungere le coste italiane può superare i diecimila dollari. I più poveri non dispongono di risorse sufficienti. E la scolarità di chi arriva in Italia è mediamente buona, rispetto agli standard dei Paesi d’origine.        Continua nell’ ALLEGATO

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DIRITTI UMANI E MIGRANTI, INCONTRO A ROMA IL 12 DICEMBRE La Redazione

4a. Convegno diritti umani rifugiati“In che stato versano i diritti fondamentali nel continente africano? Quali sono gli scenari e le difficoltà cui devono far fronte i difensori dei diritti umani? In che modo le violazioni a cui, donne e uomini, vengono sottoposti, si intreccia al fenomeno delle migrazioni?”: sono solo alcune delle domande che si sono poste ad ACAT, Associazione cristiani per l’abolizione della Tortura, che il12 dicembre 2022 a Roma (presso l’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia in via Pietro Coss, 40) organizza l’incontro “Africa, il lento cammino dei diritti umani: sfide, prospettive, testimonianze”.        Continua nell’ ALLEGATO

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IN QUANTI MODI SI PUÒ DIRE “BUONE FESTE”… (La Redazione)

5a. Cartolina Natale SocialSentirsi parte di un territorio non nasce per la condivisione passiva della città, ma da un’azione sociale comune, può accadere solo attraverso la partecipazione. Partendo da questa visione della società, la Consulta Intercultura del Comune di Crema ha presentato la proposta per le prossime Festività: farsi gli Auguri nel maggior numero di lingue possibili.
Impossibilitato a partecipare per malattia Ketan TIWARI, Portavoce della Consulta Intercultura, è toccato alla vice, Katerine MOSQUERA, fare gli onori di casa.
Domenica 11 dicembre verranno issate alle porte della città altre due vele, così da completare il messaggio presente nelle due già esistenti.        Continua nell’ ALLEGATO

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I NOMI DEGLI OSTAGGI PRIGIONIERI NEL SAHEL E PER I QUALI PADRE GIGI CI INVITA A PREGARE GIORNALMENTE

Aggiorniamo l’elenco delle persone rapite nel Sahel e tuttora ostaggio nelle mani dei loro rapitori con una bella notizia comunicata direttamente da padre Gigi stesso: Jörg LANGE è stato liberato

“Ho appena avuto conferma dai figli Irene e Manuel, che ho chiamato al telefono, che il loro papà Jörg Lange è finalmente libero ed è già tornato a casa in Germania. Termina per lui e la sua famiglia questo lungo tempo di prigionia di 4 anni e mezzo. Condivido con tutti questo motivo di gioia che ci sprona a continuare con speranza e fedeltà il nostro impegno di preghiera a favore degli altri ostaggi nel Sahel”.       
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NOTIZIE FLASH DAL MONDO

a cura del Gruppo di animazione missionaria di Scannabue

ISRAELIANI E GIORDANI SI ACCORDANO PER SALVARE IL GIORDANO

Da anni il tema della tutela del Giordano è oggetto di dibattito internazionale e campanello di allarme per esperti e ambientalisti.
Una emergenza acuita dal clima sempre più caldo che ha accelerato il processo di evaporazione finendo per colpire anche il Mar Morto, con le acque del fiume che non bastano più a mantenere stabile e costante il livello del mare.
Il Giordano si era ridotto a poco più di un torrente, in seguito ad un processo di degrado iniziato negli anni ’60. Israele, Giordania e Siria hanno iniziato a deviare il corso del fiume sfruttando circa il 95% della portata per raccogliere acqua potabile e sostenere il fabbisogno idrico nei settori agricolo e industriale.        Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                         ci siamo lasciati la settimana scorsa nel pieno delle manifestazioni in difesa della vita delle donne e contro la piaga dilagante dei femminicidi che hanno visto il loro culmine nella data simbolo del 25 novembre. Tuttavia non ci sembra giusto chiudere quella pagina senza dedicare un pensiero alle donne iraniane  alla protesta che hanno saputo suscitare e che, nonostante i pronostici iniziali del tutto negativi, non solo non si è spenta, ma al contrario si è diffusa rapidamente coinvolgendo prima tutti i giovani per poi allargarsi a strati sempre più ampi degli opinione pubblica iraniana. Il brutale omicidio di Mahsa Amini colpevole, secondo la Polizia morale, di non portare il velo in modo dignitoso e il successivo maldestro tentativo di liquidare la sua morte come dovuta a cause naturali pregresse, ha scatenato una protesta che ha sorpreso tutti gli osservatori per il numero sempre maggiore di partecipanti al punto da trasformarsi in una vera e propria mobilitazione generale.        Continua nell’ ALLEGATO

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