VIETATO L’ASCENSORE AL BAMBINO DISABILE (U. Milano)

7a. AscensoreIl caso a Milano. La famiglia, originaria del Pakistan, non può permettersi le spese di manutenzione. Condomini e amministratore la ignorano e la madre deve portare il piccolo in braccio ogni giorno per 5 piani.
Essa ha sei anni, è nato in Pakistan e soffre di una grave disabilità che non gli permette di camminare. Vive al quinto piano di un palazzo di Milano assieme a sua madre, Alia Bibi, ai suoi due fratelli, e suo padre, Yaseen. Ma nessuno di loro può usare l’ascensore, che il condominio al civico 71 di viale Monte Ceneri riserva solo a chi paga la manutenzione. Ma la famiglia non se la può permettere, e Alia Bibi è costretta ogni giorno a portare suo figlio in braccio per cinque lunghi piani di scale. Essa cresce sempre di più, e le ginocchia della madre fanno sempre più fatica. Le braccia sono sempre più stanche.       Continua nell’ ALLEGATO

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LA SVOLTA STORICA (E PACIFISTA) DELL’UNIVERSITÀ DI PISA (Y. Cigna)

8a. Università PisaSarà il primo ateneo in Italia a vietare la ricerca per la produzione di armi.  L’annuncio del Rettore: «Sono tempi drammatici. È nostro compito dare un segnale esplicito a favore della pace»
 
Svolta pacifista dell’Università di Pisa. L’antico ateneo ha approvato una modifica storica al proprio statuto, sancendo ufficialmente il suo impegno per la pace, la sostenibilità e la responsabilità sociale. Con questa decisione, l’ateneo diventa il primo in Italia a integrare questi principi nelle proprie norme fondamentali, mettendo nero su bianco un netto rifiuto verso qualsiasi coinvolgimento nella ricerca militare. «In questi tempi drammatici in cui la vita e la dignità umana hanno subito pesanti attacchi, è indispensabile che l’Università dia un segnale esplicito della sua scelta di campo a favore della pace e si dissoci da ogni attività volta allo sviluppo di armamenti», ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi.      Continua nell’ ALLEGATO

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Germogli di SPERANZA (Conferenza Episcopale Italiana)

Trasmettere la vita, speranza per il mondo è il titolo del Messaggio che i Vescovi italiani hanno pubblicato in occasione della 47ª Giornata Nazionale per la Vita, celebrata domenica 2 febbraio 2025. Ecco alcuni brani significativi

 Come nutrire speranza dinanzi ai tanti bambini che perdono la vita nei teatri di guerra, a quelli che muoiono nei tragitti delle migrazioni per mare o per terra, a quanti sono vittime delle malattie o della fame nei Paesi più poveri della terra, a quelli cui è impedito di nascere? Questa grande “strage degli innocenti”, che non può trovare alcuna giustificazione razionale o etica, non solo lascia uno strascico infinito di dolore e di odio, ma induce molti – soprattutto i giovani – a guardare al futuro con preoccupazione, fino a pensare che non valga la pena impegnarsi per rendere il mondo migliore e sia meglio evitare di mettere al mondo dei figli.       Continua nell’ ALLEGATO

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1. Foto-Gaza-distruzione

“È arrivato il momento di mettere fine
a questo spargimento di sangue.
Dopo tantissimi anni, abbiamo capito
che la guerra non porta nulla di buono
né a Israele né ai Palestinesi,
mentre l’alternativa rappresenta
un futuro migliore per tutti”.

Ehud OLMERT, ex primo ministro israeliano, autore con Nasser Al-Kidwa, ex ministro degli esteri palestinese, di un piano di pace per Gaza.

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