mostra “ARTE E CARITA'”

Quando l’arte diventa Solidarietà – Esposti a Crema gioielli di falegnameria Peruviana

Sabato 23 febbraio si inaugurerà la mostra “Arte e Carità” organizzata dalla Operazione Mato Grosso e dalla Associazione Don Bosco 3° in collaborazione con la Fondazione San Domenico nella galleria arteatro.

L’Associazione Don Bosco è formata da persone che lavorano in forma completamente gratuita e volontaria sia in Italia che in America Latina e precisamente in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. I lavori esposti sono fatti interamente a mano da giovani falegnami peruviani e stupiscono i visitatori per bellezza, originalità e cura dei particolari. L’Operazione Mato Grosso nasce nel 1967 come movimento educativo e missionario ad opera del sacerdote p. Ugo De Censi salesiano valtellinese. Il suo desiderio era aiutare le popolazioni delle zone più povere del Perù. Nel 1976 si trasferisce a Chacas sulle Ande peruviane come parroco. Di fronte alla grande povertà del luogo e per arginare il grave problema della emigrazione verso la metropoli di Lima e in altri Paesi esteri, nel 1979 apre una scuola di falegnameria, intaglio e scultura con i primi 20 giovani. L’idea nasce dalla necessità di restaurare il retablo coloniale della chiesa di Chacas distrutta dal terremoto del ’70.
Inizia così l’avventura.
I giovani vengono scelti tra i più poveri della vasta parrocchia. Vengono accolti per 5 anni nella casa scuola ed educati al lavoro, all’arte e soprattutto all’amore della propria terra. Terminata la scuola tutti i ragazzi ricevono una cassetta con tutti gli attrezzi necessari per lavorare e guadagnarsi il pane onestamente senza bisogno di emigrare lontano e cercare fortuna. La scuola è riconosciuta ufficialmente dal governo. Attualmente sono quasi 500 tra falegnami, scultori, intagliatori che fanno parte della “Familia de artesanos don Bosco”.
Qui in Italia un gruppo di volontari si riunisce per organizzare mostre in vari luoghi per far conoscere attraverso queste opere d’arte il lavoro in missione. Il desiderio è quello di dare una speranza per un futuro migliore a tanta povera gente e la possibilità di poter vivere nella propria terra mantenendo usi,costumi e tradizioni. Come già sottolineato il lavoro svolto dai volontari è completamente gratuito come ci ha sempre trasmesso il p. Ugo con la sua vita. Anche per noi è semplicemente un tentativo per continuare a vivere con entusiasmo dedizione e impegno costante a favore dei più poveri e bisognosi.
“Ho sempre sentito questo proverbio: non devi dare il pesce ma insegnare a pescare, è quello che stiamo facendo. Ma la cosa più importante che voglio insegnare ai miei ragazzi è quella di regalare il pesce che hanno pescato. Vorrei insegnare a loro a lavorare al meglio per amore di Dio, con pazienza, con arte, aiutando il prossimo”. Padre Ugo De Censi